Gartner: Firefox promosso, ma con cautela

Gartner ammorbidisce i toni entusiastici con cui è da più parti dipinto il quadro di Mozilla Firefox e predica cautela nel passaggio al nuovo browser da parte delle aziende: affiancare Firefox a IE potrebbe attualmente essere la miglior soluzione
Gartner: Firefox promosso, ma con cautela
Gartner ammorbidisce i toni entusiastici con cui è da più parti dipinto il quadro di Mozilla Firefox e predica cautela nel passaggio al nuovo browser da parte delle aziende: affiancare Firefox a IE potrebbe attualmente essere la miglior soluzione

Se Internet Explorer potrebbe aver raggiunto il punto critico della propria discesa, Firefox potrebbe aver raggiunto il punto critico della propria ascesa: è questa l’opinione degli analisti Gartner, i quali predicano cautela tramite le pagine del Sydney Morning Herald e stemperano l’entusiasmo sviluppatosi attorno al browser della Mozilla Foundation.

In particolare Gartner chiede alle aziende di non aver troppa fretta nel passaggio a Firefox: il passaggio è consigliato, ma l’accantonamento di IE potrebbe essere una mossa troppo azzardata mentre una coesistenza temporanea dei due browser potrebbe costituire la miglior soluzione adottabile.

Secondo gli analisti Gartner Firefox sarebbe inoltre giunto ad una soglia di popolarità tale da renderne goloso un eventuale attacco (teoria più volte avanzata dal gruppo di Redmond in difesa del proprio browser): la popolarità può diventare dunque un’arma a doppio taglio e per Firefox potrebbe dunque iniziare il momento più difficile nel suo percorso di penetrazione nel mercato. Un importante valore aggiunto per Firefox potrebbe derivare da un supporto esterno, ed in tal senso la nota di Gartner sembra costituire una approvazione preventiva per il prossimo misterioso partner già annunciato da Mozilla (da molti ipotizzato in Google).

A parziale conferma di quanto evidenziato da Garner, tre nuove falle (sia pur se di minima pericolosità) sono emerse nel codice Firefox: la scoperta è firmata Mikx, è stata confermata da Secunia e dal gruppo Mozilla, e segue di poche ore la precedente scoperta della vulnerabilità ereditata dal sistema IDN.

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