Il mercato globale dei PC continua a essere in profonda crisi e lo scorso trimestre, l’ultimo del 2013, ha certamente peggiorato la situazione: è stato il settimo peggior trimestre consecutivo per tale settore, con vendite scese a 82,6 milioni di unità, ovvero diminuite del 6,9% rispetto a quanto visto nello stesso periodo del 2012. È quanto segnala Gartner attraverso il suo nuovo rapporto.
Quanto venduto dalle aziende produttrici nello scorso trimestre ha permesso al mercato dei computer di giungere a 315,9 milioni di unità vendute in tutto il 2013: è una cifra bassa – in calo del 10% rispetto al 2012 – e segna il peggior declino nella storia di questo segmento. Le spedizioni globali hanno in pratica raggiunto quelle del 2009, ricordato come uno degli anni peggiori per tale mercato. Gartner crede ancora volta che sia stata «la forte crescita dei tablet a influenzare negativamente quella dei PC» soprattutto nei mercati emergenti, dove «il primo dispositivo connesso dei consumatori è più che altro uno smartphone, mentre il primo dispositivo di computing è un tablet. Come conseguenza, l’adozione dei PC nei mercati emergenti sarà più lenta proprio perché i consumatori sceglieranno un tablet piuttosto che un personal computer».
Tra i produttori, Lenovo e Dell sono stati gli unici a vedere un aumento delle vendite dei propri prodotti, ma ciò non è stato sufficiente a compensare le perdite registrate da HP, Acer, ASUS e dalle altre aziende che operano in tale mercato. Nello specifico, nel trimestre Lenovo ha venduto 14,932 milioni di unità (+6,6%), HP 13,592 milioni (-7,2%), Dell 9,773 milioni (+6,2%), Acer 6,474 milioni (-16%), ASUS (5,399 milioni (-19%) e gli altri vendor insieme 32,461 milioni di unità (-11%). Lenovo è così riuscita ulteriormente a estendere il proprio vantaggio nei confronti della diretta rivale, mostrando una forte crescita in tutte le regioni tranne per l’Asia/Pacifico, dove la Cina continua a rappresentare un forte problema per la società.
Gartner sottolinea «che il mercato PC statunitense ha toccato il fondo. Una serie di nuovi form factor, tra cui i notebook ibridi, hanno attirato l’attenzione degli acquirenti durante le vacanze ma la dimensione del mercato era molto piccola al momento». Tuttavia il 2014 potrebbe portare a una nuova, attesa crescita delle vendite dei PC poiché le case costruttrici dovrebbero continuare ad abbassare il prezzo dei propri ultrabook, incoraggiando così gli utenti a sostituire il loro vecchio computer con uno nuovo. Mentre negli Stati Uniti i produttori stanno lottando per spingere le proprie soluzioni sul mercato, Apple è stata l’unica a crescere, ottenendo uno share del 13,7%: è un risultato molto migliore di quello dello scorso anno, quando Mac e MacBook avevano solo il 9,9% del mercato.
Infine, l’area EMEA (Europa occidentale, Europa orientale, Medio Oriente e Africa) ha visto vendite dei PC in calo del 6,7 per cento rispetto all’ultimo trimestre del 2012; si tratta tuttavia di una flessione meno forte rispetto a quanto visto negli ultimi sette semestri. Le spedizioni dei computer in queste regioni sono state trainate dal settore professionale, mentre i consumatori hanno sostituito i propri PC solo quando necessario. Bene i tablet, soprattutto quelli basati sul sistema operativo Android, anche perché i prezzi medi di vendita (ASP) hanno continuato a diminuire attirando così la clientela EMEA.