I dispositivi venduti nel 2013 saranno alla fin fine nell’ordine dei 2,35 miliardi di unità, in aumento del 5,9% rispetto al 2012: è questa la fotografia di Gartner sul mercato dei dispositivi elettronici, il tutto all’interno di una analisi che dimostra però quanto il DNA del comparto sia rapidamente e profondamente mutando.
La crisi non sembra rallentare eccessivamente il settore a livello internazionale, insomma, ma la profonda mutazione avviene all’interno dei numeri macroscopici offerti da Gartner. Il mercato dei PC, infatti, continua la sua cronica flessione: meno investimenti nelle aziende, meno ricambio sui vecchi dispositivi, una parabola innovativa ormai piatta e la rivoluzione mobile hanno reso sterile il mercato che ha dominato il settore nell’ultimo ventennio. Per i PC il 2013 si chiuderà con una nuova flessione, passando dai 341 mila dispositivi smerciati alle 305 mila unità (per proseguire nel 2014 verso quota 289 mila).
Per il mercato dei tablet il discorso è estremamente differente: dai 120 milioni unità del 2012 si passerà ai 202 milioni di unità del 2013, proiettando inoltre la crescita per il 2014 a quota 276 milioni. Il comparto mobile vedrà inoltre passare da 1,7 miliardi di device a 1,9 miliardi nel giro del biennio 2012-2014. Gartner prevede una forte crescita, ma all’interno di numeri ancora limitati, per gli ultramobile (ibridi, Chromebook, eccetera): dai 10 milioni di unità dell’anno passato si passerà ai 39 milioni di unità dell’anno venturo passando per i 20 milioni di unità dell’anno in corso.
I numeri dell’analisi Gartner ha molto da dire anche a proposito dei sistemi operativi dominanti, anche se da questo punto di vista è una relativa confusione intrinseca al mercato a rendere meno intelleggibili i dati. Android nella fattispecie è oggi il SO dominante e nel tempo estenderà ulteriormente la propria quota di mercato; Windows dovrà affrontare un 2013 difficile (il dato non fa però alcuna distinzione tra Windows e Windows Phone), ma il 2014 e Windows 8.1 potrebbero portare nuovi auspici al gruppo; iOS/Mac OS continuano invece l’ascesa, anche se il traino sembra essere su questo fronte più accreditabile a iOS che non ai Mac. Poca la fiducia riposta in RIM, visto in calo tanto per il 2013 quanto per il 2014.