Dopo un trimestre difficile, le vendite globali degli smartphone sono tornate a crescere nei primi tre mesi del 2018, con un aumento dell’1,3% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Secondo Gartner, gran parte del merito sarebbe dei telefoni a basso costo (150 euro o meno) e dei produttori cinesi che stanno prosperando velocemente, come Huawei e Xiaomi.
Come diramato dalla società di ricerche, nel primo trimestre 2018 sono stati venduti quasi 384 milioni di smartphone, pari all’84% delle vendite totali di dispositivi mobile; infatti, le vendite al pubblico di tutti i tipi di cellulari, feature phone inclusi, hanno raggiunto le 455 milioni di unità. «La domanda di smartphone premium e di fascia alta ha continuato a soffrire a causa di benefici marginali incrementali durante l’aggiornamento», ha affermato Anshul Gupta, research director di Gartner. Quella «di smartphone entry-level (media 100 dollari) e smartphone a basso costo (inferiore ai 150 dollari) è migliorata grazie a modelli di una migliore qualità», ha proseguito.
Mentre sembra esserci una debolezza nel mercato cinese che sta influenzando dei marchi tra cui Vivo e OPPO, la gamma di smartphone di fascia media di Samsung sarebbe ancora ostacolata da questi concorrenti. Nonostante il lancio dei nuovi device ammiraglia Samsung Galaxy S9 e Galaxy S9+ e la spinta data dal Samsung Galaxy Note 8, il gigante sudcoreano sarebbe sotto pressione tanto che la sua crescita, sottolinea Gartner, è stata rallentata proprio a causa delle cinesi, portando a una perdita della sua quota di mercato pari allo 0,3%. Raggiunte comunque vendite per 78,564 milioni di unità (20,5% del market share).
Come si evince dai dati, Apple è tornata a crescere (+4%) raggiungendo 54,058 milioni di unità vendute e una quota del 14,1%, ma avrebbe comunque faticato a convincere molti utenti ad aggiornare i propri telefoni acquistando uno dei suoi ultimi iPhone premium, come iPhone X. «Apple ha bisogno di aumentare significativamente l’esperienza complessiva degli iPhone di nuova generazione per innescare il processo di sostituzione e arrivare a una solida crescita nel prossimo futuro», sottolinea Gartner.
I vincitori del trimestre sono due produttori cinesi. Huawei è cresciuta del 18,3% ottenendo il 10,5% del mercato e avvicinandosi pericolosamente ad Apple, merito dei recenti dispositivi introdotti sul mercato: Huawei P20, Huawei P20 Pro e Honor 10, che hanno contribuito «ad aumentare la sua competitività e il potenziale di crescita». Impressionante, poi, la crescita di Xiaomi, pari al 124% su base annua. Questi numeri hanno consentito all’azienda cinese – recentemente sbarcata anche in Italia – di mantenere il quarto posto della classifica del mercato smartphone globale, con il 7,4% della quota; il merito di queste vendite più che raddoppiate va a «una lineup rinnovata e a prezzi aggressivi». Subito dietro c’è OPPO, con il 7,3% del market share.
Per quanto concerne i sistemi operativi mobile, Android di Google rimane il leader assoluto con l’85,9% del mercato seguito da iOS di Apple, che ne detiene il 14,1%.