Bill Gates ha aperto le danze nel caso Novell vs Microsoft, con cui l’accusa contesta alla controparte azioni anti-concorrenziali che avrebbero portato gravi danni all’azienda ai tempi di WordPerfect e di Windows 95. Il caso è stato recentemente riaperto ed il fondatore Microsoft è stato chiamato alla sbarra tanto dall’accusa quanto dalla difesa per puntualizzare la situazione a distanza di anni dal periodo a cui si riferisce la vertenza.
La denuncia è finalizzata alla ricerca di un risarcimento per i danni causati dalla spallata che Windows 95 ha imposto a WordPerfect imponendo l’alternativa proprietaria Word. Tale azione ha causato negli anni la caduta della quota di mercato WordPerfect dal 50% al 10%, costringendo infine Novell a vendere l’asset con una perdita quantificabile in 1,2 miliardi di dollari. Sebbene l’accusa giunga estremamente in ritardo (Novell è oggi stata venduta, Word domina il mercato di riferimento e l’orizzonte è cambiato in modo sostanziale), la Corte ha voluto dare all’azienda oggi sotto il controllo della Attachment l’opportunità di rivendicare in Aula le proprie ragioni. Ma Bill Gates ha spazzato via immediatamente ogni accusa, respingendo gli addebiti e trasformando le responsabilità in colpe della medesima Novell.
Secondo Gates, infatti, la Novell aveva semplicemente perso il treno di Windows 95. L’impossibilità di avere una versione compatibile in tempo per l’uscita del sistema operativo consigliò l’abbandono della soluzione ai tempi dominante: Microsoft rivendica oggi il diritto a respingere una soluzione concorrente se la cosa avesse creato ostruzione al regolare svolgimento del proprio mercato, dunque ogni responsabilità per il treno perso da WordPerfect va oggi ricondotto solo e soltanto alle mancanze dello sviluppo Novell. Secondo Gates, insomma, al momento delle scelte Word era semplicemente migliore di WordPerfect. La scelta fu pertanto obbligata, motivata, logica e limpida.
Oggi Microsoft considera completamente prive di merito le rivendicazioni Novell e chiede ad alta voce che il processo possa chiudersi qui. La parola passa ora all’accusa, la quale non avrà compito semplice a dimostrare qualcosa avvenuto molto tempo fa, cancellato ormai dalla storia ed archiviato ormai dal mercato.