L’interesse di SoftBank nei confronti delle tecnologie legate a una nuova forma di mobilità non sono mai state un mistero. L’ennesima conferma arriva oggi, con l’annuncio di un investimento pari a 2,25 miliardi di dollari nell’unità Cruise di General Motors che opera nel sempre più popolato e vivace settore della guida autonoma.
Uno sforzo economico che si concretizza attraverso Vision Fund, il tech investment group che ha preso vita nel maggio dello scorso anno e che vede anche il coinvolgimento diretto del governo dell’Arabia Saudita. Una prima tranche da 900 milioni di dollari sarà versata nelle casse di GM una volta stabiliti gli ultimi dettagli dell’accordo e posta la firma sul contratto, mentre un ulteriore assegno con i rimanenti 1,35 miliardi di dollari sarà staccato non appena le self-driving car saranno pronte per fare il loro debutto ufficiale sulle strade. Con la manovra, Vision Fund si assicura il 19,6% del pacchetto azionario di Cruise.
Entità dell’investimento a parte, l’annuncio odierno non costituisce affatto una sorpresa: in passato il fondo aveva già sostenuto l’attività di gruppi e aziende operanti nel settore del ride sharing a livello globale come Uber, Didi Chuxing e Grab. SoftBank sottolinea così ancora una volta il proprio interesse nei confronti del promettente universo della guida autonoma e più in generale nelle soluzioni legate al mondo automotive.
General Motors e Cruise dovranno fare i conti con parecchie altre realtà che faranno delle vetture senza conducente una nuova forma di business: tra queste c’è anche Google o per meglio dire la divisione Waymo della parent company Alphabet, che proprio oggi ha reso noto di aver ordinato a Fiat Chrysler Automobiles ben 62.000 nuovi minivan Pacifica da equipaggiare con la tecnologia, per destinarli a un servizio di trasporto pubblico che debutterà entro la fine dell’anno negli Stati Uniti.