Lessi qualche tempo fa, non ricordo esattamente dove, ma ce n’è una traccia qui, che il Web 1.0 è una rete di computer, il Web 2.0 una rete di persone, e il Web 3.0 sarà una rete di cose.
Ci troviamo nel pieno di questa seconda fase, e una delle conseguenze è anche la riscoperta di relazioni personali esistenti. Nell’era di Facebook non ne sono esenti i rapporti di parentela, spesso difficili da riprodurre in alberi genealogici su carta.
Genoom ha partecipato al premio StartUp 2.0, classificandosi all’undicesimo posto nella classifica di gradimento del pubblico.
Ha un’interfaccia e una grafica molto accattivanti, e permette di creare qualcosa di più di un albero genealogico. Piuttosto, sembra un vero e proprio centro di controllo familiare.
Mentre compiliamo l’albero, abbiamo la possibilità di invitare gli altri membri della famiglia, tramite email. In questo modo anche loro potranno contribuire all’aggiunta o alla modifica di altri parenti, semplicemente cliccando su un nome esistente e specificando il tipo di legame che intercorre. È possibile inserire anche rapporti tra ex, sia matrimoniali sia di fidanzamento.
Inserendo nel profilo la propria città di appartenenza, potremo poi vedere i nomi su una mappa.
Interessante la visualizzazione ad elenco, dove possiamo ottenere diverse informazioni giocando con la lista in vari modi, a cominciare dalle relazioni di parentela viste da ciascun membro presente, o dalla possibilità di inserire ogni persona in un gruppo, che prescinda dalla parentela.
Viene poi fornito spazio per poter inserire foto, video, documenti di famiglia, e un calendario di compleanni.
Da ora, quindi, non potremo più sfuggire alla vecchia zia che ci dirà, anche tramite il Web, di quanto siamo cresciuti, e non abbiamo più scuse se ci dimentichiamo di fare gli auguri a quel vecchio cugino di secondo grado che abita in campagna e non vediamo da anni.