Il nuovo Governo dovrà operare per stimolare il mercato delle ICT in Italia ed in tal senso uno degli ambiti che richiede maggiori attenzioni è quello della connettività. Mentre il Governo si insedia, nel giorno in cui anche dall’UE arrivano specifici inviti all’Italia ed al nuovo Parlamento, il neo-ministro Paolo Gentiloni sciorina alla stampa quello che è un ufficioso manifesto programmatico per i mesi a venire. Gentiloni parla di RAI e di Mediaset, ma soprattutto spiega due importanti concetti:
- «Dovremo investire molto nella comunicazione, farne il trampolino della ripresa generale. Ma gli aiuti pubblici hanno dignità se aprono il mercato. In concreto, gli incentivi dovranno premiare tutti i tipi di tv digitale: il satellite, la tv che vediamo sui telefonini o sull’Internet veloce, il digitale terrestre. Applicheremo il principio della neutralità tecnologica, come l’Europa ci chiede»;
- In ambito telefonico una concorrenza «accettabile» è respirata nel settore mobile, mentre per quanto concernente il fisso la situazione necessita di importanti prese di posizione: «L’ex monopolista conserva una forza rilevante. Questo è motivo di riflessione».
L’intervento del ministro Gentiloni non fa altro che ricalcare quelle che furono le promesse elettorali del suo partito: un apposito Masterplan era stato divulgato mesi or sono per specificare come solo un riequilibramento dell’accesso alla rete (ed una conseguente riduzione del digital divide) avrebbe permesso al settore delle ICT di decollare definitivamente.