L’auto si può condividere ed è su questo concetto che si poggia l’avventura imprenditoriale della startup “Get My Car” fondata da “ParkinGO“. Trattasi di una giovane realtà italiana che mette in contatto chi ha bisogno di un’auto e chi desidera condividere la propria. Un progetto che si poggia sull’importante crescita che sta avendo la sharing economy nel mondo dell’automotive: una realtà molto dinamica che può essere considerata alla stregua di un Airbnb delle auto e che sta ottenendo un ottimo successo tanto da aver attirato di recente nuovi investitori come Italglobal Partners – che ha messo sul piatto ben 2.5 milioni di euro per supportare la crescita di GetMyCar.
Il fenomeno del car sharing in Italia è in forte crescendo e secondo gli ultimi dati condivisi dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, solo nel 2016 sono state acquistate oltre 10 milioni di corse. Nel 2015, invece, gli acquisti dei servizi di car sharing si erano fermati appena a quota 6 milioni. “Get My Car” si basa sullo sviluppo del concetto di una “mobilità più intelligente”. L’auto spesso viene sfruttata molto poco a fronte di costi di gestione e di mantenimento molto elevati. Il car sharing, dunque, si configura essere come la soluzione più adatta per un utilizzo smart dell’automobile.
Questo nuovo modo di utilizzare l’auto si sta diffondendo rapidamente soprattutto nelle grandi città. Il fatto di non possedere l’auto consente di risparmiare sul suo acquisto e su tutti gli oneri collegati, come le tasse ed i costi di gestione e di manutenzione. Tuttavia, queste spese sono obbligatorie se si ha la necessità di doversi muovere per lavoro o per bisogni personali. Ma se se ci fosse un’alternativa valida ogni problema sarebbe risolto.
“Get My Car” mette quindi in contatto chi non possiede un auto, ma ne ha bisogno per muoversi, e chi invece al contrario ne ha una ma inutilizzata o poco sfruttata e vuole condividere i suoi costi di gestione. Il servizio è concettualmente molto semplice: l’interessato verifica la disponibilità di un’auto nella tratta di cui ha bisogno, la prenota e poi la ritira. Durante il viaggio dovrà prendersene cura come se fosse la propria per riconsegnarla al proprietario al termine del bisogno. Il costo dell’utilizzo è concordato preventivamente e l’attuale fase di espansione del servizio punta specificatamente alle aree di parcheggio dislocate vicino ai principali aeroporti italiani, trasformandole in hub di smistamento dell’auto tra proprietari ed utenti.
Viceversa, chi vuole condividere l’auto dovrà solamente pubblicare l’annuncio, affidare l’auto alla location GetMyCar più vicina e riprenderla dopo che sarà stata utilizzata. Le auto sono coperte da assicurazione. La differenza rispetto al car sharing tradizionale sta nel fatto che non esiste una flotta fisica gestita centralmente da una entità identificata (come è per Enjoy e simili), ma semplicemente un sistema organizzativo che facilita l’incontro tra la domanda e l’offerta per ottimizzare la soddisfazione delle esigenze degli uni e degli altri.