Il titolo riprende il motto di un nuovo search engine interamente sociale: Ggoal. Un motore di ricerca “general purpose”, che rientra tra i progetti etichettabili Web 2.0: sono gli utenti ad alimentare il sistema liberamente poiché la ricerca è basata su keyword segnalate dagli utenti.
Ciascun utente, infatti, a patto di rispettare alcune regole (l’attinenza tra una parola chiave e i siti web o gli altri contributi multimediali come video, audio, documenti, il veto di inserire siti violenti e a sfondo sessuale) dopo aver effettuato la sua ricerca arricchisce la descrizione dei risultati, aggiungendo keyword, oppure segnala risultati mancanti.
Nel caso in cui la ricerca non vada a buon fine, il motore di ricerca fornisce la possibilità di inserire la keyword ricercata in Wishlist (Ricerche Desiderate). Questa funzione consente di chiedere agli utenti della community Ggoal di inviare link utili per una o più parole chiave (è permesso inserire anche una domanda).
I risultati delle ricerche effettuate per parole chiave sono sempre suddivisi per categorie (siti, documenti, video, immagini) e ciascun link non rimanda direttamente alla pagina in questione ma allo spazio dedicato ad essa su Ggoal dove si possono modificare le keyword: questo è l’unico punto che ho trovato poco intuitivo. Secondo le abitudini di utilizzo, cliccando su un link ci aspettiamo di essere rimandati effettivamente alla pagina desiderata.
Sviluppato in Ajax, offre un’interfaccia grafica 2.0 amichevole ed è disponibile sia in Inglese sia in Italiano, ma le ricerche sono effettuabili anche in Spagnolo, Tedesco e Francese.
Mi pare un esperimento molto interessante per il web semantico e per il futuro dei motori di ricerca e sono interessata vedere i dati di partecipazione: i contenuti sono ancora pochi per poter effettuare delle prove sulle ricerche, anche se la coerenza è imbattibile!