Il mercato dei droni è in rapida espansione, ma sono ancora pochi i modelli in vendita ad un prezzo abbordabile. Ghost, una piccola azienda statunitense fondata da due studenti universitari cinesi, ha realizzato un drone a basso costo che può essere acquistato con 375 dollari, quasi la metà della somma necessaria per il DJI Phantom 2 con simili caratteristiche. Il progetto ha già superato l’obiettivo minimo su Indiegogo (100.000 dollari) in soli due giorni.
Nonostante il prezzo ridotto, Ghost non è un giocattolo, ma integra tutte le tecnologie più avanzate per un gadget del genere. L’azienda ha eliminato l’obbligo di utilizzare un radiocomando, abbastanza complicato per gli utenti alle prime armi. Tutti i comandi vengono inviati dallo schermo dello smartphone, mediante una semplice app per Android (la versione per iOS verrà rilasciata entro marzo 2015). Il dispositivo mobile comunica con il drone tramite un piccolo trasmettitore Bluetooth (G-Box) che copre un raggio di circa un chilometro. È comunque previsto lo sviluppo di un radiocomando proprietario a otto canali.
Il drone possiede quattro eliche reversibile che permettono di raggiungere una velocità massima di 49 mph (circa 80 Km/h), ma per motivi di sicurezza è stata limitata a circa 16 Km/h. La batteria ai polimeri di litio da 11,1 Volt e 5.400 mAh garantisce un’autonomia fino a 30 minuti (20 minuti con una GoPro fissata nella parte inferiore).
Come detto, il drone viene controllato con l’app per smartphone. Ci sono i pulsanti per il decollo, l’atterraggio, il ritorno alla base e per il volo stazionario. È possibile guidare il drone toccando i punti sulla mappa, modificare altitudine e rotazione, controllare l’orientamento della videocamera. Un pad circondato da una bussola permette di muovere il drone con maggiore precisione sul piano orizzontale.
Ghost include anche una modalità auto-follow per registrare i movimenti dell’utente, ma solo in orizzontale. Inoltre, il drone non integra un sistema per evitare gli ostacoli. In futuro è comunque previsto il controllo dell’altitudine, tramite il barometro presente in alcuni smartphone, e l’uso di un modulo LIDAR per rilevare gli oggetti.