I danni causati dal terremoto e dal conseguente tsunami che nei giorni scorsi hanno sconvolto il Giappone non si limitano alle migliaia di vittime e dispersi, ma risultano essere anche, e gravi, di natura economica. In tal senso, oltre ad intere città sommerse dall’acqua, si registrano anche problemi legati alla connettività nella zona asiatica che si affaccia sul Pacifico, a causa del danneggiamento di alcuni dei cavi che permettono a milioni di utenti di accedere alla Rete. Il che, in queste ore, sta creando immensi disagi alle comunicazioni di emergenza.
Le città completamente isolate sono poche, anche se il danno è evidente. Diverse sono state le compagnie telefoniche che hanno ufficializzato di aver subito problemi alla propria infrastruttura di telecomunicazione a seguito del terremoto. I cavi in fibra ottica, per quanto protetti dagli agenti esterni, in alcuni casi non sono riusciti a reggere l’impatto di un sisma che è riuscito a raggiungere il nono grado della scala Richter. Numerose le segnalazioni di rallentamenti nel traffico verso gli Stati Uniti, soprattutto da Paesi a sud del Giappone quali ad esempio Hong Kong o Taiwan, mentre in alcune zone interne alla nazione nipponica le comunicazioni sembrano andare a singhiozzo, con problemi distribuiti un pò ovunque tra tutti gli operatori telefonici.
I dati forniti da JPNAP Tokyo in tempo reale confermano un drastico calo nelle performance della rete di comunicazione giapponese, soprattutto nei giorni immediatamente successivi all’evento sismico. La zona più colpita sembra essere quella a nord della capitale, mentre le infrastrutture localizzate nella zona meridionale del Paese sembrano essere pressoché intatte ed è proprio su di queste che l’intera nazione si appoggerà per mantenere in piedi le comunicazioni.
La stima ufficiala dei danni provocati dal terremoto ai cavi non è ancora nota, anche se al momento si ritiene che almeno la metà abbia subito un qualche tipo di problema. Per arginare il problema, alcune compagnie hanno deciso di dirottare le proprie comunicazioni su cavi non coinvolti dal sisma oppure di passare alla distribuzione del segnale tramite satellite. In una situazione critica come quella che il Paese del Sol Levante sta vivendo in questi giorni, restare in contatto tramite Internet è cosa di primaria importanza.