Errare è umano, come recita l’adagio. Ci sono però errori che non portano ad alcuna conseguenza e altri che invece innescano una serie di problematiche tali da ripercuotersi su altri. Quello commesso da Google lo scorso venerdì ha avuto una ricaduta decisamente estesa: ha causato un blackout dell’accesso a Internet in Giappone, per alcuni durato diverse ore.
Il gruppo di Mountain View non si nasconde dietro un dito e ammette senza giri di parole la propria responsabilità per quanto accaduto: una piccola modifica apportata accidentalmente in modo inesatto al Border Gateway Protocol, relativa alla gestione dell’orario, ha causato il crollo della Rete in circa la metà del paese. Un piccolo cambiamento con effetti a cascata, dai complessi risvolti tecnici che hanno coinvolto anche Verizon e Jastel (Jasmine Telecom), un operatore thailandese. L’imprevisto ha interessato gli utenti di due tra gli ISP più popolari di tutto il territorio nipponico, NTT Communications e KDDI Corp. Questa la dichiarazione affidata da un portavoce di bigG alla testata locale The Asahi Shimbun.
Abbiamo impostato un’informazione errata per il network e, come risultato, si è verificato un problema. Abbiamo modificato l’informazione ripristinando quella corretta entro otto minuti. Ci scusiamo per aver causato inconvenienti e preoccupazioni.
Lo stop ha avuto un’estensione tale che il Ministero per gli Affari Interni e le Comunicazioni ha avviato un’indagine al fine di verificare l’esatta origine di quanto accaduto. Ecco quanto emerso, nel dettaglio.
Google è accidentalmente diventato un provider di transito per JasTel, gestendo i prefissi di peer per Verizon. Poiché Verizon avrebbe selezionato questo percorso per raggiungere JasTel, il traffico della sua Rete ha viaggiato attraverso Google. Ciò non ha riguardato solo JasTel, ma migliaia di altri network.
Si sono verificati disagi anche per aziende, diversi istituti bancari e per la compagnia ferroviaria East Japan Railway. In alcuni casi sono stati sperimentati forti rallentamenti della navigazione, in molti altri un blackout completo.
È semplice commettere errori di configurazione che possono portare a incidenti di questo tipo. Nel caso specifico una configurazione scorretta o un problema software nel network di Google ha inavvertitamente interessato migliaia di prefissi di Verizon, che ha propagato il malfunzionamento a molti dei suoi peer.