Giga Rete 4.5G potrebbe essere il nome ufficiale della rete unica che Wind Tre sta costruendo in Italia. Come noto, l’operatore sta lavorando alla costruzione della sua nuova rete frutto dell’unione di quelle di Wind e di 3 Italia. Una rete che si dovrebbe caratterizzare per offrire alte prestazioni all’interno di tutto il territorio italiano. Jeffrey Hedberg, CEO di Wind Tre, nel 2017 annunciò che l’operatore aveva messo sul piatto ben 6 miliardi di euro per la creazione di una rete unica che si sarebbe poggiata su oltre 21 mila siti sparsi in tutta Italia. Rete unica che sarebbe diventata operativa in 12/18 mesi.
Il progetto di creazione della rete unica ha, però, dovuto affrontare alcuni problemi che ne hanno rallentato la realizzazione. In particolare quello con ZTE, partner tecnico scelto da Wind Tre per ammodernare la sua rete. All’epoca, infatti, l’operatore non poteva immaginare che tra il Governo Americano e ZTE avessero potuto nascere così pesanti dissapori da far quasi bloccare le attività della società cinese. Questo problema ha comportato lo stop per alcuni mesi dello sviluppo della nuova rete unica in Italia. Per recuperare il tempo perso, Wind Tre si è dovuta poi rivolgere anche ad Ericsson.
I lavori di costruzione di questa grande rete sono quindi ancora in corso e nel frattempo, in tutti i comunicati stampa in cui si parlava di questo progetto, l’operatore ha fatto sempre riferimento ad una rete chiamata “Golden Network“. Questo nome, però, sembra che non sarà quello definitivo.
Wind Tre, dunque, avrebbe scelto “Giga Rete 4.5G” come nome ufficiale per la sua rete unica. Un nome che ricorda moltissimo quello dato da Vodafone alla sua rete ad alte prestazioni: “Giga Network 4.5G”.
Attualmente, stando al sito ufficiale dell’operatore, la rete unica ha già raggiunto le seguenti città italiane: Biella, Novara, Monza e Brianza, Vercelli, Milano, Asti, Alessandria, Trieste, Modena, Bologna, Prato, Rimini, Ascoli Piceno, Terni, Teramo, Bari, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Agrigento, Medio Campidano e Carbonia Iglesias.