Gioachino Rossini (all’anagrafe Giovacchino Antonio Rossini) è il personaggio celebrato oggi con un doodle sulla pagina principale del motore di ricerca. Un omaggio, quello pubblicato da Google, a uno dei più importanti e influenti compositori italiani di tutti i tempi, autore di opere come “Il barbiere di Siviglia” e “Guglielmo Tell”.
Il particolare logo odierno è stato realizzato per ricordare il 220esimo anniversario della nascita di Rossini, avvenuta il 29 febbraio 1792 a Pesaro, appena tre mesi dopo la scomparsa di Mozart. Nato da genitori musicisti, a soli quattordici anni si iscrive al liceo bolognese, dove scrive “Demetrio e Polibio”, presentato però solo nel 1812.
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Nel corso della sua carriera diede vita a decine di opere, spaziando tra i generi più disparati, dalle commedie alle tragedie. Oltre a quelle citate in apertura, altre sono “La Cenerentola”, “Semiramide”, “Tancredi”, “La gazza ladra” e “Le Comte Ory”. Gioachino Rossini morì per un tumore il 13 novembre 1868 nella sua villa francese di Passy, vicino a Parigi. Nove anni dopo le sue spoglie vennero portate in Italia e ora riposano presso il Tempio dell’Itale Glorie, nella Basilica di Santa Croce a Firenze.
La giornata di oggi è però particolare anche per un altro motivo. Il 29 febbraio ricorre nel calendario gregoriano solamente una volta ogni quattro anni, ovvero in occasione di un anno bisestile. La sua esistenza è dovuta alla necessità di compensare la differenza tra il reale periodo di rivoluzione della Terra e quello misurato contando 365 giorni per ogni anno.