Dall’incrociarsi di due movimenti opposti, l’ascesa sempre più forte del settore dei videogiochi e la crisi delle vendite musicali, nascono curiose partnership. Già Guitar Hero aveva mostrato infatti che un videogioco può promuovere la musica e forse anche venderla. Ma ora Apple, che di musica venduta se ne intende, potrebbe essere testimone del prossimo passo.
Infatti l’applicazione/gioco per iPhone più scaricata del 2008, Tap Tap Revenge, nella sua nuova versione, Tap Tap Dance, ha in programma di vendere la musica con la quale fa giocare gli utenti.
Sul modello di Guiter Hero i giochi della Tapulous includono brani noti di artisti famosi e per la nuova versione di parla di artisti EMI come Moby, the Chemical Brothers, Digitalism, Daft Punk e Basement Jaxx al pari di indipendenti come Justice, Junkie XL, Soul Magic Orchestra e Morgan Page.
A margine dunque la stessa società rilascerà la soundtrack del gioco da comprarsi sempre attraverso iTunes. La compilation avrà tutta la musica del gioco da scaricare sia nel complesso che traccia per traccia. Senza neanche attendere i risultati, Tapulous annuncia poi anche che ha in progetto di lanciare nel 2009 un’altra applicazione che includa una mole ancora maggiore di musica da artisti diversi.
Si tratta di un modello di business molto interessante.
Il primo Tap Tap era un’applicazione gratuita (da cui il travolgente successo) mentre il secondo sarà a pagamento: 5 dollari, di cui 1,50 vanno ad Apple e il resto viene diviso tra le restanti parti in causa. La Tapulous però non avrà sulle sue spalle le spese di promozione che saranno affidate ai singoli artisti. Ognuno nel proprio interesse, insomma, dovrà promuovere per conto suo il gioco e la sua presenza. L’idea è che occorre far sapere innanzitutto ai fan dei musicisti che esistono l’applicazione e la possibilità di scaricare la soundtrack.
Non si tratta più quindi di un modo per vendere musica parallelamente, ma anche e soprattutto di un modo per farla ascoltare. Cover, brani originali ed esclusivi possono andare indifferentemente nel gioco (che seguendo la dinamica di Rock Band e simili permette l’ascolto ripetuto e quindi la memorizzazione dei brani), costituendo un mezzo di promozione unico data la diffusione dei giochi in sempre più strati diversi dell’utenza.