Un giovane di 19 anni, James Maris, è stato condannato a una pena comunitaria dopo aver utilizzato una stampante 3D, ricevuta come regalo di Natale, per tentare di costruire una semi-automatica FGC9. L’episodio, avvenuto a Rannoch, Perthshire, ha sollevato preoccupazioni sulla crescente accessibilità delle tecnologie di stampa 3D per la produzione di armi non autorizzate.
La polizia, agendo su segnalazioni, ha perquisito la casa della famiglia Maris, trovando componenti per la costruzione dell’arma, file digitali e la stampante stessa. Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti anche armi replica e munizioni. Maris ha ammesso di aver tentato di fabbricare l’arma tra gennaio e maggio 2023, infrangendo la legislazione britannica sulle armi da fuoco.
Il tribunale di Edimburgo ha emesso una sentenza che include 300 ore di lavoro non retribuito, tre anni di supervisione e un coprifuoco notturno di 12 mesi. La giudice Lady Hood ha ritenuto che le circostanze eccezionali del caso, tra cui la diagnosi di autismo, ADHD e ansia del giovane, giustificassero una pena alternativa alla detenzione obbligatoria prevista per i reati di questo tipo.
Durante il processo, è emerso che Maris era mosso da un interesse personale per le armi e l’ingegneria, come confermato da una lettera trovata nella sua stanza. Nel documento, il giovane dichiarava di non avere intenzioni dannose né legami con ideologie radicali, sottolineando il suo sostegno al controllo delle armi. Ha inoltre espresso l’intenzione di distruggere i componenti o consegnarli alla polizia una volta completato il progetto.
La tecnologia delle armi, che combina componenti in plastica con parti metalliche come canne e molle, rappresenta una sfida crescente per le forze dell’ordine. La polizia scozzese ha confermato che, fino ad ora, non risultano tentativi riusciti di costruire un’FGC9 nel paese. Tuttavia, il caso Maris evidenzia il rischio potenziale legato all’uso improprio di tecnologie accessibili come le stampanti 3D.
Il difensore di Maris, Ewen Roy, ha sottolineato il profondo rimorso del giovane e la sua collaborazione con le autorità. Come parte della sentenza, Maris sarà soggetto a restrizioni sull’uso di dispositivi elettronici, che dovranno essere resi disponibili per ispezioni da parte della polizia.