Quando si parla ai cantanti della tutela del diritto d’autore, la risposta non può che andare in un senso ben preciso. Eppure, soprattutto i giovani artisti dimostrano un certo riguardo nei confronti di chi porta esigenze contrapposte alle loro.
Infatti, ecco alcune dichiarazioni interessanti (e interessate) rilasciate da due giovani protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo.
Luca Aleotti, alias Grido dei Gemelli Diversi, ha detto a proposito della pirateria informatica:
Non penso che sia giusto regalare la musica, lo sarebbe solo quando si comincerà a regalare il pane a tutti, senza dover pagare il fornaio. Penso però che la musica dovrebbe costare meno.
Interrogato su come si possa fare per conciliare le due esigenze, Grido ha risposto:
Si dovrebbe sicuramente ridurre l’IVA sui dischi e considerare la musica, a livello fiscale, come i libri. È giusto per noi autori avere il compenso del nostro lavoro, ma è giusto anche dare a tutti la possibilità di acquistare i CD a prezzi più bassi. Un buona iniziativa in questo senso è stata quella di Prince, che ha distribuito il suo disco in allegato a una rivista, vendendo moltissime copie a prezzi più bassi. Quanto a Internet penso che si dovrebbero mettere tutti d’accordo, discografici, provider ecc. per trovare soluzioni che accontentino il popolo della rete, garantendo agli autori i loro diritti.
Più drastico il terzo classificato a Sanremo 2009, il napoletano Sal Da Vinci:
Le illecite riproduzioni e vendite dei dischi e i download illegali di musica da Internet sono una vera e propria violenza agli autori. Chi si trova a fare queste cose, preferisco dire così perché sicuramente non lo fanno con il preciso intento di danneggiarci, commette comunque una vera e propria violenza in danno dei diritti degli autori.
Acqua al loro mulino, ovviamente, ma bisogna riconoscere che lo fanno con equilibrio e con un occhio… alla controparte.