I giovani italiani sono sempre più tecnologici, forse anche troppo. Nella fascia d’età tra gli 11 e i 17 anni, il 92,7% di loro possiede e utilizza un cellulare. Giusto per comprenderne la rapida crescita basta sottolineare che nel 2000 questa percentuale era del 55,6%. Ma il dato che colpisce di più è che questi ragazzi utilizzano il proprio terminale mobile per fare di tutto tranne che per telefonare visto che l’utilizzo esclusivo come mezzo di comunicazione classica è solo del 3,9%. Il resto è internet, multimedia, social…
Boom anche di internet. Il 64,3% dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni accedono al web, percentuale che sale all’82,7% per la fascia d’età tra gli 11 e i 17 anni. Cifre importanti che vedono i giovani e i giovanissimi accostarsi sempre più facilmente alle nuove tecnologie. Tuttavia recenti indagini, anche in ambito europeo mostrano come i giovani internauti italiani siano molto esposti ai pericoli sul web anche a causa della poca preparazione dei genitori che dunque non si preoccupano più di tanto di informare i propri figli sui rischi a cui si può incorrere su internet.
Partendo da questi due macro dati e cioè la sempre più crescente presenza dei minori sul Web e la loro crescente esposizione ai rischi della grande rete, la Società Italiana di Pediatria ha promosso un “Manifesto” per un uso responsabile e consapevole del Web da parte dei minori.
Sinteticamente il “Manifesto” punta principalmente il dito sulla scuola italiana che dovrebbe essere guida consapevole dei più giovani verso l’uso corretto delle nuove tecnologie. Gli insegnanti dovrebbero essere dunque formati affinché possano spiegare al meglio ai proprio studenti come utilizzare la rete correttamente e fare in modo poi che i giovani a loro volta passino queste informazioni ai propri genitori.
Le regole guida al buon uso della rete non servono a nulla se nelle scuole non si può accedere alle risorse multimediali. Dunque nel “Manifesto” si preme affinché la banda larga sia disponibile ovunque e che nelle scuole siano disponibili “Lavagne Interattive Multimediali” e che agli studenti siano forniti libri anche in formato elettronico (E-Book). Infine si suggerisce anche l’opportunità di offrire agli studenti la possibilità di rivedere le lezioni a casa tramite servizi in streaming.