Facebook ha condotto un’indagine in collaborazione con Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza nell’ambito di Social School, una campagna di educazione per l’utilizzo degli strumenti di protezione e sicurezza sul social network. Il progetto si inserisce tra le iniziative promosse da “Generazioni Connesse”, il Safer Internet Centre italiano coordinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Direzione Generale per lo Studente, l’integrazione e la Partecipazione.
Dalla survey sono emerse alcune di mancanze rispetto ad un utilizzo consapevole del social network: il 41% dei ragazzi intervistati ha affermato infatti di non aver mai letto gli Standard della Comunità di Facebook e il 42% non sa cosa sia il Centro per la Sicurezza di Facebook. I dati più significativi riguardano il livello di sicurezza associato al proprio profilo: il 16% degli intervistati ha infatti dichiarato di avere un profilo pubblico. Ciò significa che 1 ragazzo su 6 apre volutamente le porte del proprio account a chiunque, nonostante sia possibile preservare i propri dati personali (data di nascita, indirizzo email, numero di telefono) sulla piattaforma e controllare come appare il proprio profilo agli altri utenti. A questo proposito, il 21% del campione analizzato non ha mai controllato chi può vedere i dati personali associati al proprio profilo e il 37% sostiene di non essere interessato ad effettuare questa verifica.
I dati dimostrano inoltre che il 59% degli adolescenti pubblica i propri post rendendoli visibili a tutti gli amici, mentre il 19% lascia i suoi post pubblici consentendone la visione all’intero popolo della Rete e non curandosi dei rischi associati a questa scelta.
Per quanto riguarda invece la funzione che consente di bloccare altri utenti, la netta maggioranza è ben informata (95%) ma, entrando nel merito del tool, solo il 26% dei ragazzi segnala spesso i contenuti ritenuti inappropriati richiedendone la rimozione, mentre c’è un 36% che non l’ha mai fatto e un 34% che lo ha fatto una sola volta. Bisogna inoltre evidenziare che, coloro che sono soliti segnalare un post, lo fanno soprattutto per antipatia verso la pagina o la persona segnalata. È inoltre diffusa la convinzione errata che la segnalazione garantisca sempre la rimozione automatica del contenuto da Facebook (8,5%) a differenza del 43% che crede che la segnalazione determini la rimozione solo se il contenuto è contrario ai Community Standard.
A partire da questi dati verrà realizzata da Skuola.net una campagna informativa su Facebook mirata proprio a colmare queste lacune, usando anche nuovi linguaggi come video, quiz interattivi, meme e gif per la cui realizzazione saranno coinvolti i ragazzi della redazione IoStudio, progetto promosso dal MIUR. La campagna sarà promossa e realizzata sul sito di Skuola.net e su Facebook, grazie al sostegno della piattaforma. L’obiettivo è proprio quello di comunicare agli adolescenti, attraverso gli strumenti che utilizzano quotidianamente, quali sono i pericoli legati ad una scarsa conoscenza delle impostazioni di privacy su Facebook e di aiutarli a comprendere i benefici dei tool che la piattaforma mette a disposizione per salvaguardare la loro vita online.