A dirla tutta me lo aspettavo, il regolamento per le aste del WiMax, arrivato e partorito con molta fatica sicuramente non rappresentava il meglio che si potesse fare e i già noti problemi tecnici sulla qualità delle frequenze fanno storcere il naso a molti e in rete è già polemica.
Molte le preoccupazioni dei piccoli Isp che vorrebbero affacciarsi a questo business partecipando alle aste.
Una delle regole principali è “l’idoneità” tecnica e commerciale che il provider dovrà garantire.
Ma non c’è scritto ancora quali saranno questi criteri. Si teme infatti che solo i grandi operatori potranno in effetti addurre delle vere garanzie tecniche, cosa che potrebbe mettere in secondo piano e quindi in difficoltà i piccoli operatori.
Anche la mancanza dei termini economici delle aste sta rendendo “nervosi” parecchi osservatori del settore.
Se i costi saranno alti è chiaro che solo i “grandi” potranno fare delle vere offerte e partecipare ad un’eventuale corsa al rialzo.
Infine c’è anche l’aspetto tecnico delle frequenze sporche (ne avevamo già parlato) che renderebbe il WiMax in alcune zone quasi inutilizzabile e comunque sfruttabile solo in piccola parte.
Insomma il parto di questa tanto attesa tecnologia sembra essere piuttosto travagliato, speriamo che il prossimo futuro sia più roseo.