Gli AirPods sono probabilmente le cuffie più popolari del pianeta. A confermarlo è una ricerca di mercato di Statista, secondo la quale Apple è di gran lunga il marchio di cuffie più popolare negli Stati Uniti. Dopo aver chiesto a 4.220 adulti statunitensi informazioni sulle loro cuffie personali, la società di ricerche tedesca ha scoperto infatti che il 34,4% degli intervistati utilizzava uno di questi dispositivi, seguito da Beats, di proprietà sempre del gigante di Cupertino, al secondo posto con il 15,3%.
Gli Airpods primi in USA
Secondo Dan Ives, analista di Wedbush, gli AirPods, ora alla loro terza generazione, sono diventati un business annuale da 20 miliardi di dollari e stima che siano sulla buona strada per vendere 100 milioni di unità quest’anno. Tornando invece al Global Consumer Survey di Statista, Apple rappresenta quasi il 50% delle quota delle cuffie negli Stati Uniti.
E pensare che quando a settembre 2016 Apple introdusse gli AirPods insieme a iPhone 7 e 7 Plus, le reazioni di critica e pubblico furono contrastanti tra chi rimase colpito dalla tecnologia alla base delle prime cuffie true wireless di Cupertino, e chi non gradiva quasi nulla di questi dispositivi, a cominciare da un design che attirarono molte critiche per l’aspetto, per poi passare al prezzo e all’attrattiva generale stessa delle cuffie.
Qualcuno si lamentò perfino del rischio della possibile perdita accidentale dei device, magari durante una lunga sessione di allenamento, costringendo Tim Cook in persona a intervenire direttamente sulla questione, per spiegare come l’allora nuovo prodotto targato mela morsicata rimanesse in stabile posizione in qualsiasi condizione d’utilizzo, anche durante il workout. “Le Airpods sono sicure”, spiegòa, ed è questo uno dei loro principali pregi. Cinque anni dopo, la storia è completamente cambiata.