Una curiosissima storia proviene da Norfolk, in Inghilterra, e vede coinvolti gli amanti della Mela, di qualsiasi tipo di mela. Pare, infatti, che i fan di Apple abbiano assillato e minacciato un povero fruttivendolo, fino a costringerlo a cambiare l’insegna della sua attività. La motivazione? Il nome del negozio, The Apple Shop.
Da più di vent’anni Geoff Fisher, un piccolo esercente inglese, conduce con discreto successo un’attività ortofrutticola: specializzato nella vendita delle mele e di prodotti connessi come marmellate e liquori, l’uomo non avrebbe mai potuto immaginare all’inizio degli anni novanta il putiferio a cui sarebbe andato incontro due decenni dopo. Il lecito nome, The Apple Shop, è stato infatti scelto in tempi non sospetti, quando di iPhone e iPad non v’era nemmeno l’ombra. Eppure tanto è bastato per sollevare le ire dei melauser più sfegati.
Il tutto è cominciato qualche tempo fa, quando il fruttivendolo ha iniziato a ricevere telefonate per richieste d’assistenza, o semplici informazioni, sui dispositivi targati mela morsicata. iPhone non funzionanti, accessori ricercati in sconto, disponibilità degli ultimi MacBook presentati da pochi giorni dall’azienda. A tutte le domande, l’uomo ha risposto educatamente spiegando il misunderstanding dell’insegna, finché la situazione non è degenerata.
Diffusasi la voce, ed evidentemente diventate le telefonate più insistenti, molti utenti hanno iniziato ad assumere comportamenti del tutto inaspettati, conditi da epiteti volgari e appellativi maleducati. Tra chi minacciava un uso indebito del nome, chi si è indignato per i metodi con cui l’esercente si sarebbe approfittato del buon marchio di Apple, tra promesse di vendette varie ed eventuali, l’uomo si è visto costretto a cambiar insegna al suo negozio. Da The Apple Shop, infatti, l’attività è stata ribattezzata in The Norfolk Cider Shop.
Intervistato da BBC sulla vicenda, Fisher ha così commentato l’assurda condizione che per anni l’ha visto protagonista di varie vessazioni:
«Può sembrare divertente, ma alcune persone sono davvero maleducate e ti sbattono la cornetta in faccia. Tutto ciò che dico loro è: “Sono davvero dispiaciuto ma non posso aiutarla. Ma venga a degustare del sidro di Norfolk per superare il suo disappunto”.»
Interrogato sulla mela di Cupertino, l’uomo ha fatto sapere di stimare molto l’azienda e di non aver mai agito approfittandosi del marchio, essendo l’intera vicenda frutto di una casualità.