Gli Anonymous avrebbero fatto breccia anche sui server della NATO. Il gruppo ha comunicato via Twitter il successo conseguito, spiegando di essere ora pronto a pubblicare parte del materiale entro i prossimi giorni.
La “legione”, insomma, non si ferma. Nonostante gli arresti dei giorni passati e le diatribe interne al mondo cracker vissute con l’attacco al social network AnonPlus, infatti, il gruppo ha ottenuto un nuovo successo con semplici “injection” utili a bucare i server e trafugare il materiale. La dimostrazione è avvenuta pubblicando due file riservati legati alle attività delle Nazioni Unite in Afghanistan e Kosovo.
Gli Anonymous spiegano di essere in possesso di 1GB di materiale e di avervi trovato contenuti scottanti che rendono così l’affondo particolarmente delicato. Gli Anonymous potrebbero scegliere ora di filtrare i documenti e di rilasciarne soltanto alcuni, ma in ogni caso la fuga di notizie è qualcosa di grave che, data la delicatezza del ruolo della NATO per gli equilibri internazionali, rischia di scatenare reazioni a catena che vanno ben oltre il semplice danno direttamente accreditabile al gruppo di cracker responsabili.
Gli Anonymous lanciano inoltre alla NATO un monito esplicito: si eviti di fare la guerra alla “legione” perché ogni attacco sarà considerato come una offesa. Il che, da parte di un gruppo di cracker avente 1GB di materiale segreto in mano, suona come una minaccia tutto fuorché velata.