Tornano a colpire gli Anonymous, il famoso gruppo di pirati informatici di cui abbiamo o parlato molto nello scorso periodo estivo raccontadovi delle loro azioni contro i server della polizia americana, i server della NATO e altri obbiettivi clamorosi. In queste ultime ore, il gruppo di pirati informatici è tornato alla ribalta colpendo la Stratfor Global Security, famosa società che si occupa della sicurezza informatica. L’attacco riuscito ha portato alla sottrazione dei dati di migliai di clienti tra cui nomi noti come il ministero della Difesa americano, l’esercito, l’aviazione militare, Apple, Microsoft, Bank of America e moltissimi altri nomi altisonanti.
L’aspetto clamoroso è che Stratfor Global Security è quell’azienda che più di tutte dovrebbe occuparsi della difesa dei suoi importanti clienti dagli attacchi dei pirati informatici, ma come è stato dimostrato, tutta questa sicurezza che viene fatta pagare molto cara ai clienti, non c’è.
Ma oltre il danno la beffa, perché gli Anonymous, come dei novelli Robin Hood, hanno sfruttato i dati dei conti correnti prelevati dai database sottratti per effettuare donazioni alla Croce Rossa e Save the children. Aziende, impiegati, clienti.., si sono trovati infatti con bonifici non autorizzati di diverse centinaia di dollari verso enti di beneficenza.
Se sotto Natale questa storia può far sorridere, rimane però il problema ben più importante della sicurezza sul web. Questo attacco è solo l’ultimo di una lunga serie ed evidenzia ancora una volta come su questo aspetto si debba ancora lavorare molto a lungo perché questi attacchi avvengono con troppa facilità e le società che dovrebbero difenderci sembrano essere impotenti.