David Einhorn, presidente della Greenlight Capital e possessore di 9 milioni di azioni Microsoft, durante una conferenza a New York ha dichiarato apertamente che la presenza di Steve Ballmer danneggia la società e che farebbe meglio a mettersi da parte per fare posto a qualcun altro. Il CEO è accusato di aver commesso troppi errori e di non aver approfittato delle opportunità offerte da Internet e dal mercato mobile.
Ballmer ha raccolto l’eredità di Bill Gates nel 2000 ma, secondo Einhorn, negli ultimi 10 anni il valore delle azioni dell’azienda è diminuito talmente che un investitore, che avesse investito all’epoca 100.000 dollari, ora si ritroverebbe con soli 69.000 dollari. Le azioni di Microsoft sono cresciute meno dell’indice Standard&Poor’s 500 e Einhorn consiglia di comprarle dato il loro prezzo ridotto.
Le sue parole non lasciano spazio ad interpretazioni:
Ballmer deve farsi da parte. La sua presenza costante è la più grande incognita per le azioni di Microsoft.
Dopo circa 10 anni in testa, lo scorso anno il colosso di Redmond è stato superato da Apple in termini di capitalizzazione. Pochi giorni fa, anche IBM ha superato Microsoft che ora occupa il terzo posto con un valore di mercato pari a circa 204 miliardi di dollari. Attualmente, Steve Ballmer è il secondo azionista, dopo Bill Gates, con circa 333 milioni di azioni, pari al 4% del totale.
Sembra quindi che uno degli investitori più influenti sia stanco di aspettare i risultati dell’accordo con Nokia e dell’acquisizione di Skype. Finora Windows Phone 7 non ha portato molti profitti, mentre il settore dei PC Windows è in declino proprio a causa degli smartphone e dei tablet. Purtroppo finora gli unici a sorridere sono i concorrenti Apple e Google.