È noto che cancellare un file, eliminarlo dal cestino e persino formattare l’hard disk non significa eliminare dalla memoria del PC i dati contenuti in quel file. Ciò nonostante, sono abbastanza sorprendenti i risultati di una ricerca condotta da due neolaureati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) circa le tracce che le persone seminano quando si sbarazzano di un vecchio computer.
Simson Garfinkel e Abhi Shelat hanno trascorso gli ultimi 2 anni ad acquistare hard disk usati. Dei 129 dischi funzionanti che hanno esaminato, 69 contenevano file recuperabili e 49 potevano ricondurre a «significative informazioni personali» sui loro vecchi proprietari. Garfinkel e Shelat parlano di e-mail, di file compromettenti, ma soprattutto di 5 mila numeri di carta di credito.
Lo studio dei due studenti sarà pubblicato domani nel giornale IEEE Security & Privacy. Simson Garfinkel ha dichiarato di essersi appassionato alla tenacia dei dati sugli hard disk dopo che, alcuni anni fa, ha restituito un computer a suo padre, il quale è stato in grado di leggere il suo diario personale.