In una recente intervista al quotidiano “La Repubblica”, Corrado Calabrò, presidente dell’AGCOM, va giù molto duro sulla situazione della banda larga italiana e critica le manovre del Governo in questo settore.
Secondo Calabrò, infatti, gli incentivi non bastano, l’Italia è ancora troppo indietro nel settore IT rispetto al resto dell’Europa.
“O si decolla quest’anno, o il divario con gli altri paesi crescerà”, “tuona” Calabrò in un intervento a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università a Cosenza.
Il presidente dell’AGCOM è molto chiaro: gli investimenti nel settore della banda larga sono fondamentali per lo sviluppo di un Paese moderno come l’Italia. Gli altri Stati membri dell’Europa lo sanno e lo stanno già facendo, qui da noi no.
C’è ancora la questione dei fondi del piano Romani, che dovrebbero servire proprio a questo, ma al momento sono ancora fermi.
Insomma tante parole, ma pochi fatti. Proprio per questo Calabrò porrà al Governo, 10 proposte concrete. Vedremo cosa succederà.
Personalmente sono assolutamente concorde con il presidente dell’AGCOM, non possiamo più tardare, lo abbiamo già detto mille volte, e forse siamo davvero arrivati al punto del non ritorno. O si investe seriamente e subito o arrancheremo per moltissimo tempo…