Questa idea arriva dal professor Benjamin G. Edelman della prestigiosa Business School di Harvard. Il concetto è presto detto e non è affatto un’idea insensata.
I blocchi degli attuali indirizzi Ip sono stati assegnati molti anni fa, quando il panorama di Internet era molto diverso da quello di oggi.
Gli Ip erano stati assegnati principalmente su base nazionale e poi ogni Stato gli aveva distribuiti ai provider che ne avevano fatto richiesta.
Questa distribuzione però è stata poco efficiente e molto Ip assegnati risulterebbero attualmente inutilizzati.
Ecco dunque da dove nasce l’idea del professor Benjamin G.
Come sappiamo, gli Ip dell’attuale standard IpV4 stanno per finire, e si calcola che nel 2011 saranno esauriti. Visto che il processo di transizione verso il nuovo standard IpV6 si sta dimostrando molto più lungo del previsto, perché dunque non riassegnare i blocchi degli Ip non utilizzati tramite un’asta o una vendita diretta?
Può sembrare una provocazione, ma l’idea di per se è molto buona perché permetterebbe di allungare la vita dello standard IpV4, favorire una più dolce transizione all’IpV6 e generare un’interessante business che potrebbe tornare davvero utile soprattutto in questo periodo di forte crisi economica.