«Gli italiani trascorrono 198 milioni di ore alla settimana su internet (con una media di 6 ore settimanali a persona). Sono in particolare gli uomini più giovani (18-34 anni) a passare più tempo sul web, con una media di 8 ore settimanali, questi i primi dati di una nuova ricerca condotta da Research International per eBay.it»: così l’incipit del comunicato ufficiale con cui i dati della ricerca sono stati resi noti. L’analisi era volta a valutare le abitudini e la consistenza dell’utenza italiana sul web e ne scaturisce che:
- il 91% degli utenti si collega per cercare informazioni;
- l’80% si collega per leggere o inviare email;
- il 57% si collega per leggere notizie;
- il 37% si collega per divertirsi e socializzare;
- il 23% naviga per fare acquisti online.
«Circa 28 milioni di italiani tendono a collegarsi ad internet tra le comode pareti di casa, soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni. Gli italiani tra i 35 e i 44 anni, sia uomini che donne, si connettono invece prevalentemente dal luogo di lavoro». La ricerca, commissionata da eBay, valuta l’appeal dell’utenza italiana con il bazar più famoso del web e ne conclude che già 18 milioni di italiani hanno curiosato tra le sue pagine e soprattutto le donne sembrano avere un feeling particolare anche con questo tipo di shopping. Secondo Barbara Bailini, Community Manager eBay Italia, «in questi primi 6 anni di presenza in Italia, eBay ha visto crescere in modo esponenziale il numero di italiani che si dedicano a fare ecommerce, raggiungendo ormai oltre 7 milioni di visitatori unici al mese. La ricerca che presentiamo oggi ha messo in luce un aspetto fondamentale: come eBay, con l’ampia vetrina che rappresenta, possa essere uno strumento di aiuto per chi, come le persone residenti nei piccoli centri, può incontrare qualche difficoltà nel reperire con i canali tradizionali alcuni prodotti».
Una valutazione particolarmente indicativa che scaturisce dal report è, ancora una volta, la profonda divisione che la realtà italiana manifesta non tanto tra nord e sud o est e ovest, quanto piuttosto tra piccoli e grandi centri abitati. Nell’Italia delle provincie il web è ancora soprattutto un modo per mandare e ricevere posta, mentre nei grandi centri (dove l’uso del web è differenziato su più attività) si passano già più ore e si matura un diverso feeling con lo strumento. Il sud rimane in generale ancora comunque penalizzato ed in questa statistica il parallelo con la distribuzione della banda larga conferma ancora una volta il radicale meccanismo di causa/effetto che unisce il ritardo tecnologico ed il ritardo culturale della rete e degli utenti italiani.