Unisys ha intervistato oltre 13.000 consumatori per realizzare lo studio Security Index che, grazie alla collaborazione di consumatori in 14 Paesi europei, Asia, Stati Uniti e Brasile, ha voluto realizzare una indagine di quanto il consumatore sia preoccupato sul tema della sicurezza non solo nazionale e personale, ma anche quella relativa alla rete.
In Europa sono stati intervistati 6.338 consumatori registrando un indice medio di 116 punti che corrisponde a un moderato grado di preoccupazione, con 127 per quanto riguarda la sicurezza finanziaria, 115 per la sicurezza nazionale e personale, 108 per la sicurezza Internet.
La tecnologia è ormai entrata a far parte del nostro stile di vita ed è destinata a farne sempre più parte, un dato positivo in merito, rileva che questo non preoccupa i consumatori europei, solo il 30% di essi teme le minacce provenienti dalla rete. In Italia in particolare le preoccupazioni per la sicurezza informatica per virus e spam che sempre di più minacciano la sicurezza non solo dei nostri dati personali ma del nostro pc, sono maggiori tra i giovanissimi (18%) e nella fascia di età compresa tra 45 e 54 anni (22%).
Anche l’uso dello strumento informatico per le attività bancarie e finanziarie è visto sempre più positivamente dal 71% dei consumatori europei, solo il 14% di francesi e dal 15% di olandesi e italiani, contro il 57% di tedeschi sono preoccupati per eventuali malfunzionamento dei sistemi o violazioni di sicurezza.
Dati che sicuramente dimostrano, la crescente fiducia verso i mezzi informatici, che prima erano visti come delle inutile macchine mangia soldi, poco sicure ed affidabili e che invece oggi diventano, oltre che un utile strumento di lavoro, anche per migliorare la vita di tutti i giorni, risparmiando tempo e denaro.