6 ore e 7 minuti secondi al mese a condividere, commentare, cliccare “mi piace” ed effettuare aggiornamenti di status. A tanto ammonta l’attività dell’italiano medio che accede ai social network: la stima giunge dai ricercatori Nielsen ed inserisce l’Italia nel solco della media internazionale della quantità di tempo passata sui vari Facebook, Twitter, FriendFeed ed altri ancora.
Alla luce dell’alta presenza degli italiani su Facebook e della relativa assenza su Twitter ed altri social network omologhi, è facile estendere la media calcolata da Nielsen al solo Facebook. 6 ore al mese, quindi, passate perlopiù sulle pagine di Zuckerberg ogni singolo mese da parte di oltre 18 milioni di utenti unici, il tutto a dimostrazione della portata di un fenomeno che ha già saputo far parlare di sé sotto ogni forma. Una ricerca SafeNet nelle stesse ore dimostra come gli italiani siano comunque attenti alla propria attività online: si dichiarano attenti quando consegnano le proprie informazioni personali, spiegano di controllare il destino dei propri dati e si dicono sospettosi nei confronti dei social network. Sospettosi, evidentemente, ma pronti comunque a consegnare ore del proprio tempo ad una community da 400 milioni di utenti.
Gli Stati Uniti sono la nazione più rappresentata sui social network (142 milioni di utenti unici mensili), ma sono gli australiani quelli che detengono la maggior permanenza sui server (6 ore e 52 minuti complessivi). Importante la presenza giapponese (42 milioni di utenti unici), ma quella nipponica è la terra con la minor permanenza pro-capite sulle pagine “social”.
La presenza dei vari stati sui social network
I dati Nielsen confermano inoltre il trend in atto ormai da mesi: Facebook continua a crescere, raggiungendo ormai una penetrazione di dimensione difficilmente confrontabile con quella della concorrenza. MySpace regge, ma vede la propria quota di mercato scendere progressivamente. Twitter ha vissuto una autentica esplosione nel giro dell’ultimo anno, ma la sensazione è quella per cui al momento il social network da 140 caratteri sia destinato a rimanere una comparsa nei confronti della posizione di dominio ormai conquistata da Facebook. Stabile, al tempo stesso, LinkedIn.
Social network, dal 2007 al 2009
Il successo di Facebook sembra a questo punto proiettato verso altri ed ulteriori obiettivi. Il raggiungimento di una certa massa critica, infatti, ha permesso al gruppo di poter costruire un importante business basato sull’identità degli utenti e sui dati che gli stessi hanno fornito al network. Alla luce della crescita dimostrata, inoltre, gli investitori sembrano aver accumulato ulteriore ottimismo, tanto che dalla Russia potrebbe presto arrivare un ulteriore miliardo di dollari per un nuovo lotto di investimenti. L’investitore pronto a firmare l’assegno sembra essere ancora una volta lo stesso, quella Digital Sky Technology che con il proprio capitale ha già sostenuto gran parte della crescita del network.