Tempi duri per Apple e il suo App Store? Difficile da dire, anche se la novità arrivata nelle scorse ore direttamente dal Mobile World Congress ha proprio il sapore di una sfida in campo aperto alla società di Cupertino e al suo negozio virtuale di applicazioni per apparecchi mobili.
La novità riguarda la decisione di 24 operatori di telefonia mobile, tra cui gli italiani Telecom Italia e Wind, di creare un’alleanza al fine di costruire una piattaforma tecnologica in grado di distribuire applicazioni per apparecchi mobili seguendo standard aperti e garantendo quindi la piena compatibilità a tutti i device: esattamente l’opposto del comportamento, da molti definito monopolistico e chiuso, di Apple.
Di questa alleanza faranno anche parte tre dei principali costruttori di telefonini mondiali, ovvero LG Electronics, Samsung e Sony Ericsson, che hanno assicurato il loro impegno per supportare l’iniziativa, la quale, di per sé, si annuncia veramente di portata non indifferente, visto che gli utenti potenzialmente raggiunti da tutti gli operatori interessati si calcolano in circa 3 miliardi.
La “Wholesale Application Community“, com’è stata chiamata, mira a fornire strumenti validi agli sviluppatori, agevolando il loro lavoro in modo da raccogliere tutte le specifiche in un unico standard che dovrebbe essere pronto entro il prossimo anno, evitando così di proseguire con l’attuale frammentazione che vede i programmatori divisi tra diverse piattaforme e diversi standard nel produrre software per i vari apparecchi.
Chissà come reagirà Apple, una di quelle aziende che non ha mai amato la definizione “standard aperto” e che, adesso, nonostante il successo travolgente del suo App Store, potrebbe ritrovarsi in una paradossale situazione di isolamento e di minoranza rispetto a questa novità che rischia di creare una nuova tendenza del mercato.