Grane legali in arrivo per Storm8, la società votata al gaming mobile che sviluppa titoli per iPhone e iPod touch come “Vampires Live”, “Zombies Live” and “Rockstars Live” e li distribuisce su App Store. I suoi giochi, infatti, ruberebbero dati confidenziali all’insaputa degli utenti.
Le accuse rivolte alla società da Michael Turner, sono piuttosto pesanti e lo scopo della denuncia è di raggiungere lo status di class-action:
Il numero di telefono degli utenti non è utilizzato, né necessario, per giocare ad alcuno dei suoi titoli, e nonostante ciò Storm8 ha scritto tutti i software in modo che accedano, conservino e trasmettano il numero di telefono di ogni utente iPhone che scarica qualunque gioco della Storm8.
Se le affermazioni di Michael Turner dovessero essere suffragate da prove tutto sommato facilmente reperibili, si configurerebbe un gravissimo reato lesivo della privacy di migliaia di utenti che infrangerebbe contemporaneamente molte leggi dello stato della California e il “Computer Fraud and Abuse Act”.
La questione in realtà è piuttosto vecchia: già lo scorso agosto, infatti, alcuni utenti avevano notato tale comportamento poco trasparente e avevano espresso pronte rimostranze. Al tempo, Storm8 si difese affermando che si trattava di un poco credibile bug nel software, ma in tutti questi mesi il bug non è mai stato corretto. E mentre in paesi come l’Italia c’è molta attenzione a riguardo (da noi, neppure chi paga la bolletta può conoscere i numeri chiamati a causa degli asterischi sui tabulati telefonici), in USA l’esito di una eventuale sentenza non è affatto scontato.
Alcuni esperti sostengono che il numero di telefono non può godere della stessa protezione destinata, ad esempio, al numero di conto bancario o a quello della “social security”. “I numeri degli iPhone non sono necessariamente confidenziali”, afferma l’avvocato Venkat Balasubramani di Seattle, “molti li danno come se niente fosse”. Come se questa fosse un’attenuante, per Storm8.