General Motors sembra fare sul serio nel settore della guida autonoma. L’azienda automobilistica avrebbe pianificato di costruire migliaia di varianti della sua auto elettrica Chevy Bolt, dotate di sistema di guida autonoma, a partire dal prossimo anno. Molte di loro saranno utilizzate all’interno del servizio di ride-sharing di Lyft sui cui GM ha investito l’anno scorso.
L’indiscrezione arriva da Reuters che evidenzia come sarà il più grande test mai effettuato da una grande casa automobilistica prima del 2020 che è l’anno prefissato per il debutto ufficiale della piattaforma sulle auto di serie, grazie soprattutto all’utilizzo del servizio di ride-sharing di Lyft all’interno di un certo numero di Stati americani. General Motors ha già testato le Chevy Bolt dotate di sistema di guida autonoma in diverse aree condividendo anche un video in cui si vede l’auto elettrica muoversi autonomamente all’interno della città di San Francisco. L’anno scorso, le auto a guida autonoma della GM avrebbero percorso ben 10 mila miglia in Califorina. Trattasi di un dato interessante anche se gli altri competitors in questo campo hanno fatto molto di più.
Anche se l’azienda automobilistica è un po’ in ritardo, questi test mostrano come stia facendo sul serio. Del resto, GM ha una sottodivisione tutta sua che lavora alla piattaforma di guida autonoma. Si ricorda che la GM Chevy Bolt è un auto elettrica ad ampia autonomia (238 miglia) che sta riscuotendo molti consensi e che in Europa, almeno in alcuni stati selezionati, arriverà con il nome di Ampera-e.
Il dato che traspare è che la guida autonoma non è più un sogno ma una soluzione che presto sarà presente sulle auto e che aiuterà a salvare molte vite umane.