Google ha annunciato l’introduzione in Gmail di una nuova funzione deputata al suggerimento delle email più importanti all’interno del flusso ospitato nella posta in arrivo.
La casella di posta, che fino ad oggi aveva puntato tutto sulla quantità consentendo (e suggerendo) di archiviare tutte le email per non perdere mai traccia di nulla, si trova ora costretta ad offrire agli utenti anche un sistema per combattere l’email overload, ossia il sovraccarico da posta elettronica. La soluzione è nella Gmail Priority Inbox, un nuovo tassello che il gruppo aggiunge alla propria offerta per rendere sempre più intelligente il sistema e sempre migliore la risposta offerta a chi ne gestisce gli account.
Gmail, molto semplicemente, impara dalle scelte effettuate nel tempo dall’utente. Se una certa email, ricevuta da un certo mittente, non viene mai letta ed anzi subito cancellata, Gmail “capisce” che è una email di scarsa importanza e quindi la lascia in secondo piano. Al contrario, se ci sono frequenti scambi di email tra due utenti, la posta in arrivo sarà considerata prioritaria e contrassegnata di conseguenza come importante per assicurare che non vada perduta nel quantitativo di posta in arrivo.
La Priority Inbox non ha comunque nulla a che vedere con il filtro anti-spam: la posta indesiderata è filtrata a priori, mentre il nuovo sistema introduce non tanto un parametro di esclusione, quanto più un layer di preferenza per mettere in luce cosa è più importante e cosa lo è meno. Tale funzione è sicuramente importante per l’utenza consumer, la quale si trova spesso invischiata in newsletter o catene di barzellette inviate dagli amici, ma lo è anche e soprattutto per l’utenza business che sulla priorità delle email può potenzialmente costruire successi o fallimenti commerciali.
La nuova interfaccia sarà pertanto rivista mettendo nell’ordine: email importanti, email contrassegnate, altre email. L’attivazione della nuova funzione (in beta release) è disponibile per tutti coloro i quali vedono comparire l’apposita segnalazione sul proprio account – come di consueto le attivazioni sono progressive, dunque potrebbero passare alcune ore prima di veder comparire l’avviso.
Gmail, insomma, va alla ricerca dell’efficienza come dogma fondamentale per la battaglia contro l’eccessiva quantità di informazioni in entrata. Il che, dopo aver promosso la quantità per lunghi anni, significa aver compiuto un importante passo nella direzione della qualità del servizio.