Affermare la superiorità di un servizio webmail rispetto ad uno concorrente significa poter offrire servizi ulteriori, capacità superiori, peculiarità aggiunte, affidabilità e sicurezza. Gmail, il servizio di posta lanciato in un giorno nel quale tutti credettero si trattasse di uno scherzo, oggi sfiora i 7 Gb di capacità di storage e comunica l’avvenuto accordo per un controllo aggiuntivo in grado di tutelare i molti utenti interessati ai mercati eBay e PayPal.
Uno dei problemi maggiori nell’utilizzo della posta è da sempre rappresentato da phishing e spam, categorie di mail molto note ed utili soltanto a creare rumore di fondo e pericoli concreti per l’utente. In questo ambito il gruppo in assoluto più colpito è eBay, la cui notorietà e le cui peculiari caratteristiche giocoforza contribuiscono ad esporre il brand a rischi maggiori. L’utenza, infatti, con le proprie abbinate nome/password può operare acquisti ed effettuare pagamenti, il che rende tali account particolarmente preziosi per eventuali malintenzionati.
Gmail può ora vantare una protezione speciale per gli utenti eBay/PayPal, il che significa annichilire la parte più importante dello spam in arrivo: un accordo di partnership con eBay permetterà infatti di utilizzare la tecnologia DomainKeys Identified Mail (DKIM) per certificare la bontà delle mail in arrivo. Ogni «Elenco degli oggetti che osservi» ricevuto d’ora innanzi, dunque, non sarà più dubbio ma piuttosto certificato da una firma speciale con cui Gmail permette alla posta di eBay di arrivare a destinazione lasciando fuori dall’uscio tutto ciò che non è certificato.
Brad Taylor, responsabile Google impegnato negli sforzi anti-spam per la casella di posta Gmail, si è detto orgoglioso dei risultati ottenuti dalla collaborazione con eBay (gruppo con cui i rapporti sono da tempo ambivalenti, fin da quando Google Base e Google Checkout hanno tentato in qualche modo di mettere in discussione l’impero altrui). Lo sforzo Google nella ricerca della sicurezza del proprio servizio trova inoltre ulteriore conferma nell’aggiunta del logout remoto e del tool per monitorare gli accessi al proprio account.