Nella giornata di ieri l’allarme: migliaia di utenti Gmail in tutto il mondo si son trovati la casella di posta svuotata senza alcuna motivazione. Le email erano andate in fumo improvvisamente e senza apparente possibilità di recuperarle. Il tutto, peraltro, con una problematica aggiuntiva: trattasi di un problema tecnico di Google, il che lasciava presupporre la possibilità per cui tutto sarebbe andato perduto. Ma così non è stato ed oggi è già il giorno del sospiro di sollievo.
Inizialmente il problema sembrava poter coinvolgere lo 0.29% degli utenti della casella di posta elettronica di Mountain View. Tale percentuale è stata in seguito ridotta allo 0.08% (120 mila account) dopo i primi accertamenti e la stima definitiva scende ulteriormente allo 0.02% (30 mila account). I primi ripristini sono avvenuti nelle ore immediatamente successive al guasto, mentre già in queste ore Google ha confermato il pieno recupero delle funzionalità del servizio e dei contenuti propri degli utenti coinvolti.
Il problema, spiega il responsabile Ben Treynor sul blog ufficiale Gmail, è stato causato da un update nel software dei server del servizio: un errore ha portato alla perdita delle email, le quali erano però comunque protette dietro un backup su altre macchine che hanno così consentito di recuperare tutto ciò che sembrava perduto. Le operazioni hanno però richiesto un intervento imprevisto della durata di circa 30 ore.
Google si scusa per l’accaduto e fin da subito può nuovamente offrire all’utenza il proprio servizio gratuito di posta senza ulteriori intoppi. Il guasto è però l’occasione per ricordare quanto delicato possa essere il mondo del cloud computing e quanto importante possa conseguentemente essere un backup locale di cui l’utente stesso dovrebbe rendersi protagonista a tutela dei propri stessi interessi.