Guangming Founder (GMF) è il nuovo partner commerciale di Skype in Cina. Le leggi locali impediscono alle multinazionali occidentali di fornire direttamente un servizio Internet ai cittadini. GMF prede dunque il posto di TOM Online, il provider con il quale l’azienda estone aveva sottoscritto una joint venture nel 2005. Tale accordo è scaduto il 24 novembre e nei prossimi giorni verrà completato il passaggio di consegne.
GMF gestirà tutte le comunicazioni VoIP (chat, chiamate vocali e video chiamate) attraverso una nuova release del software che Skype ha rilasciato per PC e dispositivi mobile. Contemporaneamente è stata avviata la migrazione degli utenti da TOM Online a Guangming Founder. Skype promette una «migliore esperienza», senza però specificare se verranno implementate nuove funzionalità nel servizio e in cosa differirà dalla precedente versione. All’inizio di marzo, un informatico statunitense aveva scoperto un lungo elenco di parole nel codice del client distribuito da TOM Online che il governo cinese usava per censurare i messaggi inviati e ricevuti. Al momento non ci sono conferme della presenza di una simile blacklist anche nel software gestito da GMF.
Skype ha comunicato che gli utenti cinesi riceveranno informazioni dettagliate sulla procedura di upgrade. La nuova versione del client VoIP sarà disponibile su Windows 8.1, desktop (Windows e Mac), Android e iOS (per tablet e smartphone). Prossimamente verrà rilasciata anche una versione per Windows Phone. Il nuovo sito è skype.gmw.cn.
Il mercato cinese è molto “appetibile”. Circa un terzo degli utenti di Skype si connette dalla Cina. Microsoft però deve contrastare l’ascesa di WeChat, il concorrente più pericoloso con oltre 500 milioni di utenti registrati.