Pochi giorni per festeggiare il brevetto ottenuto dopo anni di attesa e già iniziano i contenziosi. «Godado […] diffida Netzapping e la sig.a Miran Pecenik ad eliminare immediatamente la visualizzazione delle ricerche correlate […]. Con riserva di agire per i danni derivanti dalla contraffazione.». Firmato Diego Ratti, Presidente Godado Italia.
I fatti. Correva l’anno 2001 quando con identificativo 01112245.4 veniva depositato un brevetto presso l’EPO (European Patent Office) in grado di tutelare un innovativo congegno di ricerca in grado di correlare più parole e meglio identificare un risultato a fini promozionali e di ricerca (il cosiddetto “matching”). 20 Febbraio 2004, il brevetto viene registrato con numero B2362971. Verrà pubblicato su “Patents and Designs Journal” in data 24 Marzo. Lo stesso brevetto viene quindi depositato in Italia il 18 Giugno 2004 con numero di protocollo 19061 DE/2004.
Solo nei giorni scorsi Diego Ratti aveva salutato con favore il brevetto sottolineando come tale importante passo avrebbe permesso a Godado di tutelare la propria idea anche in paesi quali Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Francia. La prima occasione è immediata: Godado ha formalmente presentato diffida nei confronti di Netzapping e del suo “Portalino” perchè sfrutterebbe il sistema di matching proprio dell’idea Godado. Se ne richiede pertanto l’immediata rimozione.
Visto e considerato che «Godado Italia Srl non ha mai consentito in nessuna forma e modo l’utilizzo del brevetto» e che secondo il gruppo di Carate Brianza il tutto è foriero di «significativi danni economici», la diffida risulta essere un primo monito oltre il quale si potrebbe procedere per vie legali maggiormente gravose. Il Portalino, nel commentare la vicenda, non entra particolarmente nel merito ma si limita piuttosto a pubblicare la trascrizione e le immagini dei documenti di quella che definisce semplicemente una «triste storia».
ERRATA CORRIGE
Come da segnalazione, occorre precisare come nella vicenda si faccia riferimento non alla signora Pecenik, quanto piuttosto al signor Pecenik. L’errore sorge dal refuso operato da Godado nella sua diffida, ove è indicato specificatamente «Sig.ra Miran Pecenik». L’appunto è stato verificato secondo le indicazioni dell’intervista apparsa su i-dome.com al responsabile di Netzapping e nella pagina personale dello stesso Pecenik su Il Portalino.