Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’utilizzo dello strumento della Golden Power su TIM anche per quanto riguarda la rete. La scelta del Governo di mettere dei precisi paletti attorno a TIM deriva dalla volontà di proteggere alcuni asset importanti e strategici per la sicurezza del paese dal controllo di Vivendi, attuale socio di maggioranza del gruppi di telecomunicazioni italiano. Asset come la rete e tutte quelle infrastrutture che il Governo ha individuato come “critiche” per la sicurezza del paese.
Con l’approvazione dell’utilizzo dello strumento della Golden Power anche sulla rete, TIM dovrà rispettare alcuni precisi obblighi. Nello specifico, l’operatore dovrà adottare adeguati piani di sviluppo, investimento e manutenzione sulle reti e sugli impianti. Inoltre, dovrà porre in essere adeguate misure di natura tecnica ed organizzativa di gestione dei rischi. Infine, l’operatore dovrà informare il Governo di qualsiasi variazione azionaria e di qualsiasi piano di riassetto societario o di eventuali piani di cessioni strategiche. Misure molto strette che mettono in evidenza come il Governo voglia blindare TIM e tenere sotto controllo l’operato dei francesi di Vivendi.
Una mossa, comunque, attesa visto che alcune settimane fa, lo strumento della Golden Power era stato attivato anche per tener sotto controllo la governance di TIM, Telsy e Sparkle.
Tuttavia, questa nuova mossa è molto più “pesante” perché riguarda il core business di TIM e cioè lo sviluppo della rete.
La risposta di TIM a questa decisione non si è fatta attendere. L’operatore ha deciso di accettare positivamente l’iniziativa del Governo italiano ed, anzi, ha fatto sapere di voler continuare a costruire un dialogo positivo con le autorità italiane.
TIM rende noto che in data odierna ha ricevuto notifica del provvedimento con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri esercita i poteri speciali previsti dall’articolo 2 del c.d. Decreto Legge Golden Power (poteri speciali nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni), mediante l’imposizione di specifiche prescrizioni e condizioni.
TIM prende atto che si tratta di misure relative ai piani di sviluppo, investimento e manutenzione sulle proprie reti e impianti al fine di preservarne funzionalità e integrità, nonché all’obbligo di notificare ogni azione societaria che possa avere un impatto sulla loro sicurezza, disponibilità e funzionamento. TIM comunicherà con cadenza annuale l’adempimento delle prescrizioni.
Le misure adottate si pongono in linea con la strategia di TIM e rispetto ad esse la società manifesta la propria condivisione ed il proprio impegno, a conferma della volontà di continuare ad avere un dialogo franco e costruttivo con il Governo e le Autorità di settore che permetta di coniugare gli interessi del Paese con quelli della libera attività d’impresa.
Un atteggiamento collaborativo che, però, potrebbe nascondere altro e cioè un avvio delle trattative per arrivare allo scorporo della rete, in una società ad hoc, tanto caldeggiato dallo stesso Governo e su cui la stessa Vivendi si è detta possibilista, di recente.