Google finanzierà la Nelson Mandela Foundation Center of Memory con una cifra pari a 1.25 milioni di dollari per creare una memoria digitale basata sulla vita dell’eroe sudafricano, ex-presidente e leader del movimento contro l’apartheid. Questo archivio conterrà documenti, foto e file multimediali del Premio Nobel 1993 (oggi novantaduenne) e l’accesso sarà del tutto gratuito.
Sul blog ufficiale di Google-Africa, si legge che «il nome di Nelson Mandela è quasi sinonimo degli sforzi per creare un dialogo significativo e per promuovere la giustizia sociale. […] L’archivio online Mandela, che sarà messo a disposizione del pubblico globale, in futuro sarà una miniera di informazioni per chi vuole conoscere e ricercare la vita e l’eredità di questo straordinario statista africano. L’archivio multimediale online comprenderà la corrispondenza di Mandela con la famiglia, compagni e amici, diari di carcere, e le note che ha scritto mentre conduceva le trattative che hanno portato alla fine dell’apartheid in Sudafrica».
Ma i finanziamenti di Google non finiscono qui, perchè tramite la Google Inc. Charitable Giving Fund of Tides Foundation verranno offerti contributi per portare più gente online in tutto il Sudafrica e, in generale, nel resto del continente africano.
Non va dimenticata la collaborazione con il museo di Yad Vashem in Israele, per la creazione del più grande archivio al mondo di foto e documenti sull’Olocausto. E, infine, Google Art Project, che offre la possibilità di navigare tra le gallerie d’arte di tutto il mondo in una modalità street-view.
«Vogliamo contribuire a portare online il patrimonio storico del mondo, ed Internet offre nuovi modi per conservare e condividere queste informazioni, in Africa e altrove», ha dichiarato Google. Con queste premesse, il futuro della rete è roseo e passa anche tramite queste iniziative di accrescimento culturale che permetteranno di creare una memoria storica degli eventi e di fruire dell’arte e della cultura.