120 milioni di dollari. Questa la cifra che Google avrebbe scelto di investire per la costruzione di laboratori top secret a Mountain View, dove sperimentare e dar vita a nuovi prodotti e soluzioni software. L’indiscrezione, circolata nella serata di ieri, non riporta però alcun riferimento ai progetti che hanno spinto bigG a espandere ulteriormente le proprie strutture dedicate allo sviluppo.
Che si possa trattare di un’area in cui dare vita al misterioso Project X? È delle scorse settimane la notizia relativa all’assunzione di Simon Prakash (ex senior director della mela morsicata a Cupertino da oltre otto anni), che parteciperà a un programma attorno al quale è mantenuto il massimo riserbo. Oppure il denaro è destinato all’ampliamento dell’attuale Googleplex che ospita i dipendenti tra uffici, campi da basket e zone relax?
[nggallery id=2711 template=inside]
Troppo presto per formulare ipotesi attendibili sulle finalità dell’investimento. È però certo che con questa mossa Google risponde in modo deciso ad Apple, come noto da tempo già impegnata nella costruzione di un nuovo campus. Dopo essersi scontrati in ambito mobile con smartphone e tablet, nella fornitura di servizi e nelle aule di tribunale con le ormai innumerevoli battaglie legali sui brevetti, i due colossi californiani sono dunque ai ferri corti anche in un’inedita “corsa al mattone”.
Secondo alcuni ben informati, tra i progetti espansionistici di bigG rientrerebbe anche un’area di oltre 11.000 metri quadrati da destinare alla creazione di un museo privato chiamato Google Experience Center. L’intenzione sarebbe quella di creare uno spazio per la condivisione delle idee rivoluzionarie di ieri e di oggi, per esplorare nuove strade da percorrere immaginando il futuro dal punto di vista tecnologico.