“Panda” è il nuovo aggiornamento dell’algoritmo Google con cui il motore di ricerca intende rivedere alcuni dei parametri su cui costruisce il ranking delle pagine sulle proprie SERP. Come da tradizione Google non svela i dettagli del proprio algoritmo, ma offre comunque ai webmaster alcune indicazioni sulla cui impronta va verificato se sia corretto o meno il proprio approccio con il motore di ricerca e con la produzione e distribuzione dei contenuti.
L’aggiornamento ha già fatto discutere nei mesi passati per il modo in cui l’algoritmo è andato a pesare sul ranking di alcuni siti, ove forti penalizzazioni hanno messo in discussione taluni modelli di business costruiti proprio attorno alla posizione del sito Web sul leader tra i motori di ricerca. Google intende offrire tali indicazioni proprio per astrarre l’attenzione dell’utenza dal sistema in sé, chiedendo semplicemente maggiore applicazione nell’offrire all’utenza (e non al motore) il miglior servizio possibile:
Già dall’introduzione di Panda abbiamo implementato più di una dozzina di modifiche aggiuntive ai nostri algoritmi di posizionamento e alcuni siti hanno erroneamente supposto che le variazioni di posizionamento fossero dovute unicamente a Panda. La ricerca è un’arte e una scienza complessa in costante evoluzione, quindi vi invitiamo a preoccuparvi di offrire agli utenti la migliore esperienza possibile evitando di pensare a specifici cambiamenti degli algoritmi
Quel che Google suggerisce è quello di pensare meno “SEO” e di entrare di più in feeling con il motore, tentando di capire quale tipo di informazione l’utenza cerchi e quale tipo di contenuti le SERP vogliano premiare. A tali fine non vengono proposte risposte né certezze, ma viene altresì proposta una lista di 20 domande con le quali specchiare su Google l’immagine del proprio sito Web:
- Ritenete attendibili le informazioni presentate nell’articolo?
- L’articolo è stato scritto da un esperto o un appassionato che conosce bene l’argomento o è più superficiale?
- Il sito contiene articoli duplicati, che si accavallano o sono ridondanti in merito ad argomenti uguali o simili, solo con parole chiave leggermente diverse? Fornireste tranquillamente i dati della vostra carta di credito su questo sito?
- L’articolo contiene errori ortografici, stilistici o false informazioni? Gli argomenti sono basati sui reali interessi dei lettori del sito oppure il sito genera i contenuti in base ai presunti argomenti che potrebbero ottenere un buon posizionamento nei motori di ricerca?
- L’articolo fornisce contenuti o informazioni, rapporti, ricerche o analisi originali?
- La pagina in questione è molto più utile rispetto alle altre pagine visualizzate nei risultati di ricerca?
- In che misura viene controllata la qualità dei contenuti?
- L’articolo tratta entrambi i punti di vista in merito a una notizia?
- Il sito è considerato un’autorità riconosciuta in merito all’argomento che tratta?
- I contenuti sono generati in serie o assegnati a molti autori diversi, oppure distribuiti su una vasta rete di siti cosicché singole pagine o siti non ricevano molta attenzione o cura?
- L’articolo è stato scritto bene o sembra essere stato redatto senza alcuna cura o in modo sbrigativo?Relativamente a una query sulla salute, vi fidereste delle informazioni fornite dal sito?
- Considerereste il sito una fonte autorevole nel momento in cui viene nominato?
- L’articolo fornisce una descrizione completa dell’argomento?
- L’articolo contiene un’analisi dettagliata o informazioni interessanti che non siano ovvie?
- Si tratta del tipo di pagina che aggiungereste ai segnalibri, condividereste con un amico o consigliereste?
- Nell’articolo ci sono troppi annunci che distolgono l’attenzione dai contenuti principali o interferiscono con essi?
- Vi aspettereste di trovare l’articolo in una rivista, un’enciclopedia o un libro cartacei?
- Gli articoli sono corti, inconsistenti o comunque privi di informazioni specifiche utili?
- Le pagine sono realizzate con estrema cura e attenzione per i dettagli o non lo sono affatto?
- Gli utenti si lamenterebbero trovando pagine provenienti da questo sito?
Google consiglia inoltre di porre attenzione alle pagine di scarsa qualità: intervenire su queste ultime potrebbe arrecare un vantaggio generale al sito intero, migliorandone il posizionamento in virtù di una distribuzione più omogenea dei parametri qualitativi sui vari contenuti disponibili.
Il motore sottolinea come durante l’anno siano centinaia gli interventi migliorativi apportati all’algoritmo, ma con questo annuncio va ad introdurre Panda anche in Italia presentandolo agli occhi degli utenti come un nuovo snodo nel processo di indicizzazione in atto. Chi noterà differenze nel posizionamento del proprio sito nelle settimane a venire saprà probabilmente quale possa essere la causa ed avrà 20 domande a cui rispondere prima di rivolgere a Google il proprio “perché?”.