Poco prima delle vacanze estive avevamo parlato del tanto atteso lancio del servizio Lively di Google, il mondo virtuale che, in teoria, avrebbe dovuto impensierire SecondLife.
La notizia ufficiale che annuncia la chiusura di Lively entro la fine dell’anno sembra però indicare che Google non ha ritenuto questo progetto in grado di generare ricavi significativi o di attirare l’attenzione del grande pubblico. Insomma, non è strategico.
Contemporaneamente le statistiche ufficiali pubblicate sul sito di SecondLife non sembrano indicare segni di declino del progetto.
Tuttavia la notizia del ritiro della Reuters del proprio corrispondente virtuale in SecondLife e la ormai costante invisibilità ai media tradizionali del progetto sembrano indicare come per molte realtà che avevano sposato la causa dei mondi virtuali, il metaverso non sia “strategico”. Se questo esempio verrà seguito da altre aziende, quelle che hanno investito parecchio per la costruzione di cattedrali virtuali aspettandosi forse grandi ritorni, non è detto che i grafici di crescita di SecondLife rimangano così promettenti.