Il caso che ha coinvolto Google circa i dati illegittimamente registrati in anni di riprese su strada per Street View, sta influendo in modo negativo sull’immagine di BigG. Google ha desistito fino ad ora a fornire i circa 600 GB di dati immagazzinati nonostante i soggetti coinvolti (in primis il governo tedesco) abbiano agito per vie legali.
L’azienda di Mountain View però, messa alle strette dalle ordinanze dei tribunali, ha dovuto infine cedere. Eric Schmidt ha dichiarato al Financial Times che in un paio di giorni i dati verranno condivisi con le autorità di Germania, Spagna e Francia. Lo stesso Schmidt non ha escluso la possibilità che tra i dati raccolti ci possano essere anche dettagli di conti bancari.
Entro il prossimo mese, verranno pubblicati anche i risultati provenienti da una verifica interna a Google riguardante i temi legati alla privacy e i codici relativi alla raccolta dei dati. Verrà svolta anche un’indagine sull’ingegnere che si è occupato del software incriminato di aver captato i dati delle connessioni WiFi.
Si tratta di una sorta di esame di coscienza con il quale l’azienda cerca di dimostrare l’attenzione posta sulla delicata tematica della privacy, eliminando eventuali dubbi sollevati dal recente incidente. Dalla grande G fanno sapere che l’incidente non avrà influenze sulla possibilità data ai dipendenti di utilizzare il 20% delle ore lavorative in modo creativo, nonostante il software maligno sia stato realizzato proprio durante uno di questi momenti.