Si chiude il caso che ha visto l’attività di Google, in particolare quella legata al sistema operativo Android, presa in esame in Russia dall’ente FAS (Federation Antimonopoly Service), su forte pressione del motore di ricerca locale Yandex. Una vicenda che si è protratta per circa due anni (l’apertura ufficiale della procedura è datata settembre 2015) e che si conclude con il pagamento, da parte di bigG, di una sanzione quantificata in 7,8 milioni di dollari.
La società californiana si impegna inoltre a consentire, a tutti coloro che hanno già acquistato un dispositivo basato su Android, la possibilità di selezionare un motore di ricerca differente rispetto a quello di default, attraverso un widget che sarà introdotto prossimamente mediante un aggiornamento software. Lo scontro verteva infatti proprio su questo punto: impostando Google come piattaforma predefinita per trovare informazioni in Rete, bigG costituiva un ostacolo alla libera concorrenza, almeno stando alla tesi sostenuta da Yandex. Il commento del gruppo di Mountain View è piuttosto stringato, affidato all’agenzia AFP da un portavoce dell’azienda.
Abbiamo il piacere di annunciare il raggiungimento di un accordo commerciale con Yandex e di un punto d’incontro con FAS che soddisfa gli interessi di tutte le parti in causa.
L’accordo avrà una durata pari a sei anni e nove mesi, così come approvato dal FAS. Da verificare se una mossa di questo tipo avrà ripercussioni a lungo termine sulla quota di market share detenuta da Google nel paese. Anche Arkady Volozh, numero uno di Yandex, ha espresso il proprio parere positivo per la risoluzione della vicenda, esprimendo soddisfazione per il risultato raggiunto, che dovrebbe offrire una maggiore libertà di scelta agli utenti.
Questo è un giorno importante per gli utenti russi: a milioni di persone che utilizzano Android sarà offerta la possibilità di scegliere il motore di ricerca.