Una nuova denuncia all’antitrust contro Google è in via di formalizzazione presso il Tribunal de Commerce de Paris. Dalla parte dell’accusa siederà la 1plusV, azienda già schieratasi anzitempo contro il motore di Mountain View ed ora pronta a raddoppiare la propria denuncia per giungere ad una restituzione del maltolto.
Secondo l’accusa, Google avrebbe approfittato della propria posizione di dominio sul mercato per mettere a tacere i servizi di ricerca del gruppo rivale, potendo così controllare il mercato ed evitando concorrenza anche in termini di advertising. Google avrebbe in particolare eclissato i siti 1plusV a più riprese, determinando un danno diretto ad una iniziativa che, non potendo essere trovata online, vedeva cadere il proprio pubblico e le conseguenti opportunità di mercato.
1plusV ha già consegnato le proprie considerazioni alla Commissione Europea assieme ad altri gruppi pronti a sfidare l’egemonia di Mountain View, ma la nuova denuncia è qualcosa che, secondo il fondatore Bruno Guillard, «rafforza e completa» l’azione antecedente. Per la 1plusV è soprattutto una azione che concretizza il passo legale compiuto poiché la denuncia odierna non solo avrà un percorso più rapido poiché dibattuta a livello nazionale, ma il tutto è basato anche sulla possibilità di un vero e proprio risarcimento.
L’accusa chiede a Google 295 milioni di euro: a tanto ammonterebbe il danno comminato da Google nei confronti del gruppo a seguito delle penalizzazioni affibbiate. Entro due anni circa il processo dovrebbe arrivare ad una prima sentenza.
Il tutto emerge negli stessi giorni in cui anche negli Stati Uniti Google si trova a dover iniziare la propria difesa contro l’antitrust federale. Nessun commento è giunto al momento dal team legale europeo del gruppo.