Il futuro delle applicazioni da ufficio è sempre più legato all’impiego delle tecnologie di cloud computing. Lo sa bene Google che, un po’ in sordina, nei giorni scorsi ha acquisito il team di programmatori al servizio di DocVerse, con una transizione monetaria dall’entità non ancora ufficialmente confermata, ma che dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 milioni di dollari.
Lo scopo di una tale mossa è quello di offrire all’utenza gli strumenti necessari per agevolare il passaggio dalle tradizionali suite di lavoro desktop, come Microsoft Office, alle piattaforme cloud.
Secondo Jonathan Rochelle, Group Product Manager dell’azienda intervenuto sul blog ufficiale, BigG ha già in parte sperimentato le potenzialità di queste nuove tecnologie con Google Docs e Google Apps, nell’ambito della gestione dei documenti e della collaborazione online. Forti dell’esperienza acquisita, a Mountain View hanno così deciso di avvalersi delle competenze di DocVerse in vista delle mosse future.
Anche Microsoft, a pochi mesi ormai dal lancio ufficiale di Office 2010, ha capito come il cloud computing rappresenterà una sostanziale rivoluzione, anche nel settore professionale. Lo stesso Steve Ballmer ha annunciato un imponente dispiego di forze al fine di garantire il pieno supporto a questi nuovi sistemi.
Google, dal canto suo, ha ipotizzato in tre anni il periodo necessario al completo abbandono delle soluzioni esclusivamente desktop come le suite oggi a disposizione. Se la previsione dovesse rivelarsi azzeccata, si assisterà senza dubbio all’ennesimo botta e risposta tra i due colossi, magari con un occhio puntato a eventuali contromisure messe in campo dal team e dalla community del sempre più diffuso OpenOffice.