Nel corso del weekend Google ha portato a termine l’ennesima acquisizione, mettendo le mani sull’azienda SageTV. Come già ben comprensibile dal nome, si tratta di una realtà impegnata nel campo dei contenuti televisivi, che in passato si è occupata dello sviluppo di soluzioni per la fruizione e la gestione dei programmi da piattaforme differenti. Mistero sui termini economici della transazione, così come sulle intenzioni di bigG.
L’ipotesi più accreditata è ovviamente quella di fornire nuova linfa vitale al progetto Google TV, che al suo esordio ha incontrato più d’una problematica: dalle emittenti che ne hanno bloccato la visione dei contenuti all’integrazione poco convincente in televisori e device. La tecnologia potrebbe però presto evolvere, per offrire all’utenza funzionalità inedite e l’accesso ai propri programmi preferiti da qualunque postazione.
La parola d’ordine, ancora una volta, sembra essere la stessa sulla quale ha puntato di recente anche Apple, ovvero cloud. Le piattaforme di cloud computing hanno tutte le carte in regola per rappresentare il futuro dell’intrattenimento domestico. Laddove fino a oggi i consumatori si sono affidati a periferiche per lo storage e la lettura dei dati, potrebbero arrivare servizi studiati appositamente per sfruttare le connessioni alla grande Rete in modo da sollevare l’utente finale dalla necessità di occupare spazio e dischi per la visione di film, videoclip e altro ancora.
In conclusione, non è chiaro cosa Google intenda fare con l’ausilio del team SageTV, ma se si dovesse scommettere su un’ipotesi, quella dell’integrazione delle tecnologie cloud in Google TV, magari per l’interazione con tutti i dispositivi basati su Android, al momento sembra presentare meno margine d’errore.